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I film di Pechino a Roma: 'Fucili e rose'

I film di Pechino a Roma: 'Fucili e rose'
Autore: Nostro inviato Gabriele Santoro
Data: 23/05/2013

 

"Fucili e rose" (titolo originale Huang jin da jie an), pellicola di Ning Hao del 2012, ha aperto martedì 21 maggio la rassegna di tre giorni della Casa del cinema "I film di Pechino a Roma", dedicata a tre produzioni cinesi campioni di incasso, promossa da "Beijing Municipal Bureau of radio, film and television" e organizzata da New View Tv e Media Group. Tre differenti generi per condividere uno spaccato del "Chinese way of life".
 
Manciuria, nel pieno dell'occupazione giapponese durante la seconda guerra mondiale. Xiao Dongbei (Jiayin Lei) è un ventottenne teppistello di quartiere senza valori, per sua stessa ammissione preferisce i soldi alla dignità e la sua unica ambizione è arricchirsi tanto da riuscire a mangiare ogni giorno la zuppa di noodle, all'epoca un piatto ricco. Finito casualmente in cella con un dissidente politico, questo gli regala i suoi vestiti, nei quali sono nascoste informazioni sull'arrivo di un ingente carico d'oro che i soldati nipponici scorteranno in una delle principali banche della zona.
 
Dongbei sceglie di unirsi ad un gruppo di ribelli, capeggiato dalla stella del cinema Fang Die (Hong Tao), nel tentativo di trafugare il prezioso metallo – da solo non avrebbe mai potuto farcela – ma nel corso del piano si imbatte in Gu Xixi (Yuanyuan Cheng), figlia del direttore bancario da rapinare. I sentimenti tra i due ed altre vicissitudini, come l'intervento del padre di Dongbei, un reduce della rivolta dei Boxer ormai fuori di testa, rischieranno di comprometterne la realizzazione.
 
Un film che pur proponendo diversi "classici" della narrazione di un grosso colpo - appunto l'innamoramento del protagonista per colei che dovrà raggirare, la redenzione dell'antieroe senza ideali, una sorta di duello finale con il "cattivo", il colonnello giapponese Toriyama – non è mai scontato e riserva sorprese più o meno liete, tenendosi costantemente in equilibrio tra la commedia ed il dramma. A tratti quasi splatter, ma senza dare fastidio, è spesso sopra le righe nel solco della tradizione di film orientali dove le arti marziali la fanno da padrone.
 

Programma della rassegna Mercoledì 22 maggio sarà la volta, alle 18, "33 giorni nell'infelicità", commedia romantica di Teg Huatao che ha superato ai botteghini la concorrenza a stelle e strisce presentata contemporaneamente in Cina, record per un film a basso costo e premio per la sceneggiatura non originale al "Taiwan Golden Horse Award". In serata, alle 20.30, sarà il turno di "Perdita in Thailandia", luogo di disavventure di uno scienziato che ha scoperto una soluzione in grado di far crescere il volume dei liquidi e del proprietario di un fondo di investimento, cui ne viene proposto l'acquisto, miglior incasso in Cina con 205 milioni di dollari in appena un mese. Giovedì 23 spazio alle repliche, alle 18 "Fucili e rose", alle 20.30 "33 giorni nell'infelicità".




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Cos'è uno Stato senza i cittadini? Nulla. Cosa sono i cittadini senza lo Stato? La risposta la conosciamo tutti, perchè lo Stato italiano palesemente, sta lasciando alla deriva la motivazione fondamentale della sua stessa esistenz



Data:10/08/2013
Categoria:Politica e Governo
Obbiettivo:50000 firme

 
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