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TORINO FA SCUOLA.
NUOVI SPAZI ALL'APPRENDIMENTO.
Un percorso culturale, pedagogico e progettuale verso la realizzazione di spazi scolastici innovativi.
Aula della scuola media Enrico Fermi - Torino
A 18 mesi dal suo avvio, il progetto Torino fa scuola per la realizzazione di ambienti di apprendimento innovativi in due scuole della città, è arrivato a un’altra tappa importante.
Sono stati, infatti, annunciati i concorsi di architettura grazie ai quali saranno selezionati i progetti di riqualificazione delle scuole medie Enrico Fermi, di Piazza Giacomini nel quartiere Lingotto, e Giovanni Pascoli, di Via Duchessa Jolanda nel quartiere Cenisia, scelte per alcune loro caratteristiche esemplari, comuni a tanti altri edifici scolastici italiani.
Gli enti promotori di Torino fa scuola, Compagnia di San Paolo e Fondazione Agnelli, in collaborazione con la Città di Torino e la Fondazione per la scuola, hanno presentato a Torino, Milano e Roma il bando che chiede ad architetti di tutta Italia (e all’estero) di concorrere per progettare i nuovi spazi scolastici dei due istituti.
Un gruppo di lavoro Torino fa Scuola
All’incontro di lancio del bando, a Torino, sono intervenuti, fra gli altri, Federica Patti (assessora all’Istruzione e all’Edilizia scolastica della Città di Torino), Francesco Profumo (presidente della Compagnia di San Paolo), Andrea Gavosto (direttore della Fondazione Agnelli) e Giorgio Giani (presidente della Fondazione per l’Architettura/Torino).
L’appuntamento è stato l’occasione per aggiornare la cittadinanza sugli sviluppi di un progetto che, pur nascendo nel capoluogo piemontese dove si concretizza, vuole anche avere impatto nazionale. Oltre a un obiettivo di miglioramento del sistema scolastico locale, Torino fa scuola non nasconde la sua più ampia ambizione di “fare scuola”, offrendo idee e un modello di processo di riqualificazione del patrimonio edilizio scolastico replicabile in tutto il Paese.
È un lavoro sulla pedagogia? O un lavoro sull’architettura? In realtà, il lavoro sugli ambienti di apprendimento è ideale punto di intersezione tra la prospettiva architettonica (centrata sulle componenti spaziali del lavoro formativo) e la prospettiva pedagogica (declinata nelle pratiche didattiche quotidiane), partendo da un’idea di:
- scuola innovativa: le scuole realizzate oggi ospiteranno gli studenti e gli insegnanti dei prossimi 30/40 anni e dovranno rispondere alle nuove esigenze didattiche;
- scuola condivisa: progettare con chi vive e lavora negli spazi per trovare soluzioni realmente utili e sostenibili;
- scuola replicabile: Torino fa scuola è un terreno di sperimentazione di processi e idee per tutto il patrimonio scolastico italiano.
La scuola media Giovanni Pascoli - Torino
“L’innovazione del progetto con l’obiettivo di creare dei modelli replicabili non si riferisce solo al risultato, ma soprattutto al processo: siamo partiti dall’analisi del contesto delle due scuole, dalla raccolta delle esigenze della comunità scolastica, nonché delle migliori esperienze nazionali ed internazionali e le più recenti ricerche in ambito per fare un percorso condiviso con le comunità delle due scuole e immaginare la scuola dei prossimi 30 anni, consapevoli che l’educazione è il principale investimento di un Paese ed è un fatto che coinvolge tutta la cittadinanza – afferma Francesco Profumo, presidente della Compagnia di San Paolo. Oggi sono presentati i due concorsi di progettazione frutto di questo percorso: riteniamo che selezionare i migliori progetti di riqualificazione a partire da due concorsi trasparenti e accessibili sia una scelta vincente delle due fondazioni ed un esempio virtuoso per il nostro Paese.”
“Vogliamo dare a Torino due scuole più belle, contemporanee e funzionali agli apprendimenti – ha aggiunto Andrea Gavosto, direttore della Fondazione Agnelli - ma vogliamo anche lavorare sul rinnovamento della scuola italiana nel suo complesso, secondo un’idea di innovazione possibile. Non ci interessano modelli astratti: le novità proposte dovranno prendere le mosse dalle specifiche realtà sociali, territoriali ed educative di ciascuna scuola, e insieme integrarsi con la situazione reale del patrimonio di edilizia scolastica nel nostro Paese. Ciò implica occuparsi in primo luogo dei tantissimi edifici esistenti e non solo di pochi nuovi edifici. Riprogettare gli ambienti di apprendimento per pratiche didattiche più efficaci e migliori apprendimenti, partendo dal patrimonio esistente, diventa la vera sfida di Torino fa scuola”.
Guppo di lavoro alla scuola media Enrico Fermi - Torino
Gli architetti che concorrono al bando troveranno, dunque, nel lavoro svolto per un anno intero con le due comunità scolastiche spunti e linee guida per costruire soluzioni fortemente innovative, ma realistiche ed effettivamente fruibili: l’immaginazione del progettista al servizio delle reali esigenze didattiche di domani (e in parte già di oggi). Consapevole dell’importanza di un processo ben impostato, Torino fa scuola ha perciò accompagnato le dirigenti, gli insegnanti e le famiglie delle due scuole in un percorso di vera e propria elaborazione culturale. Nel corso di tutto l’anno scolastico 2015/2016, un pedagogista e un architetto (Sandy Attia/Beate Weyland per la Fermi e Luisa Ingaramo/Mario Castoldi per la Pascoli) hanno lavorato con le due scuole alla costruzione del concetto pedagogico, un documento che rappresenta il punto di partenza per ripensare gli spazi. È stata una buona opportunità non solo per esaminare le difficoltà/potenzialità dell’edificio, ma ha rappresentato soprattutto l’occasione per verificare e migliorare la capacità della scuola (edificio e comunità) di realizzare didattiche innovative e accogliere attività e soggetti esterni anche oltre l’orario curriculare. Il concetto pedagogico frutto di questo lavoro congiunto ha costituito il punto di partenza per la costruzione del passo successivo: il concorso di architettura, che prepara la fase effettivamente progettuale e realizzativa.
Il concorso di progettazione, svolto in collaborazione con la Fondazione per l’architettura di Torino sulla piattaforma online Concorrimi, prevede due fasi di selezione (nella prima il concorso d’idee e nella seconda la redazione del progetto preliminare) e ha il vantaggio di essere aperto e accessibile a tutti. Il concorso è considerato uno dei passaggi cruciali del processo, una grande opportunità a più livelli: (i) per stimolare la riflessione dei professionisti sugli edifici scolastici; (ii) per coinvolgere un gran numero di progettisti (anche giovani); (iii) per garantire idee di qualità alle realizzazioni. In coerenza con l’impostazione di tutto il processo, gli enti che promuovono il bando hanno reso esplicite le scelte fatte in merito alle Giurie. Per ognuno dei concorsi è stato selezionato un gruppo di architetti esperti in base all’intervento previsto: per la scuola Fermi: Mario Cucinella, Benedetto Camerana, Luca Molinari; per la scuola Pascoli: Cino Zucchi, Michele Zini, Sebastiano Battiato. Di entrambe le commissioni, presiedute da Francesco Profumo, farà parte Isabella Quinto, dirigente del Settore Edilizia Scolastica della Città di Torino. Completano le giurie le dirigenti scolastiche interessate (Giuseppina Fusco e Laura Di Perna) e gli architetti che hanno seguito il percorso di accompagnamento e il piano di fattibilità delle due scuole (Sandy Attia e Luisa Ingaramo).
La selezione avverrà in due fasi: entro aprile 2017 saranno individuate le cinque migliori idee per ciascun bando e successivamente verranno scelti i due progetti vincitori. Al primo classificato sarà riconosciuta una somma in denaro (15.000 € IVA esclusa per l’istituto Fermi, 12.000 € IVA esclusa per l’istituto Pascoli) e ai candidati dal 2° al 5° posto sarà assegnato un rimborso spese (7.500 € IVA esclusa per l’istituto Fermi, 6.000 € IVA esclusa per l’istituto Pascoli).
Maggiori info su www.torinofascuola.it
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I commenti: | |||
Commento
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Commento di: emilia.urso | Ip:83.73.103.204 | Voto: 7 | Data 04/12/2024 07:36:32 |
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