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SE GLI UOMINI SONO UGUALI, MA IL LORO DIO E’ DIVERSO
IL NUOVO LIBRO DI TOBIE NATHAN
Il libro
"Bisogna ammettere che – nonostante le loro somiglianze, le loro intenzioni e l’influenza che hanno potuto esercitare l’uno nei confronti degli altri – il Dio degli ebrei è diverso dal Dio dei cattolici, da quello degli ortodossi, da quello dei protestanti, da quello dei musulmani sunniti, da quello dei musulmani sciiti, dalla galassia delle divinità indiane, dalle moltitudini di Buddha…”..
Arriva in libreria un volume di Tobie Nathan destinato a far discutere: Quando gli dei sono in guerra (Editrice La Scuola-Morcelliana, pp. 96, euro 9,50). L’autore tra i più noti rappresentanti dell’etnopsichiatria, ma anche diplomatico francese, non ha dubbi e propone la sua prospettiva . E, proprio in un tempo come il nostro - in cui le guerre assumono sempre più la forma di “guerre di religione” - respinge la vulgata dell’ideologia umanistica - nata nel XIX secolo ed oggi universalmente accettata, - che “ha diffuso l’idea che tutti gli dèi siano solo l’espressione di una stessa idea di Dio”. Nathan lo fa tornando alle radici, alla Bibbia, in particolare alla Genesi, convinto che la visione oggi imperante sia espressione di un falso spirito interreligioso che porta in sé i limiti di un approccio ingenuo alla pace. Insomma: davvero abbiamo un solo Dio, anche se chiamato in modo diverso? Tobie Nathan formula in modo radicale una nuova proposta: gli uomini sono simili, ma i loro dèi diversi. Quali sono le conseguenze politiche di una tale impostazione? Questa idea è più ragionevole, più vicina ai fatti e, soprattutto, più efficace delle idee attuali? Lavorando su questo postulato Quando gli dèi sono in guerra ci invita a formulare nuove proposte per costruire, insieme, la pace. “Ammettere questo primo principio mi sembra la condizione di possibilità della pace. Una opportunità per la pace non può sorgere che dalla singolare somiglianza degli uomini tra di loro, nonostante l’eterogeneità dei loro dei” – afferma Nathan . E continua “Sarà quindi necessario immaginare che tutti i conflitti dell’anno 2001 siano stati attacchi di divinità, le une contro le altre. […] Se accettiamo per un istante questa lettura dei conflitti globali, allora sarà facile immaginare che la Terra è diventata uno spazio di confronto tra divinità che perseverano ciascuna nel suo progetto, ormai obsoleto, di conquista totale del mondo”. L’autore Particolarmente interessato allo studio dei legami esistenti tra la psicopatologia, le pratiche cliniche e l'ambiente sociale, Tobie Nathan è esperto psicologo presso la Corte d'appello di Parigi. Parallelamente all'attività accademica, ha fondato nel 1979, presso l'ospedale Avicenna di Bobigny, il primo consultorio etnopsichiatrico francese e, nel campus dell'Università Paris VIII nel cuore di Saint-Denis nel 1993 il Centre Georges Devereux, innovativo centro universitario di formazione, ricerca e assistenza psicologica alle famiglie di immigrati residenti nel quartiere. Nel 1978 , con Georges Devereux, ha fondato anche la rivista «Ethnopsychiatrica», e, rispettivamente nel 1983 e nel 2000, «La Nouvelle Revue d'ethnopsychiatrie» e «Ethnopsy». È stato direttore della sede dell'Agence Universitaire de la Francophonie per l'Africa dei Grandi Laghi in Burundi e consigliere culturale presso l'Ambasciata di Francia a Tel Aviv (2004) e, dal 2009 a oggi, presso l'Ambasciata di Francia a Conakry. Autore anche di narrativa, dal suo primo romanzo Saraka bo (Rivages, 1993) è stato tratto nel 1997 un film. Il suo ultimo romanzo, Ce pays qui te rassemble, è stato finalista al premio Goncourt nel 2015. Tra le sue opere tradotte in italiano: La follia degli altri: saggi di etnopsichiatria ( Ponte alle Grazie, Firenze 1990); Princìpi di etnopsicoanalisi (Bollati Boringhieri, Torino 1996); Medici e stregoni: manifesto per una psicopatologia scientifica, il medico e il ciarlatano (Bollati Boringhieri, Torino 1996); Dieu-dope: un solo dio, la droga (Edizioni Gruppo Abele, Torino 1997); Curare: il virus e il feticcio (Clueb Bologna 2001); Non siamo soli al mondo (Bollati Boringhieri, Torino 2003); Una nuova interpretazione dei sogni (Raffaello Cortina, Milano 2011). |
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I commenti: | |||
Commento
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Commento di: emilia.urso | Ip:83.73.103.204 | Voto: 7 | Data 06/12/2024 04:33:15 |
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