Non si arresta la corsa e la furia dell'uragano Maria, che si è abbattuto su Porto Rico e rischia di diventare la catastrofe naturale più grave e drammatica della storia dell'isola caraibica.

Danni gravissimi sono stati provocati a una delle dighe principali. L''evacuazione di massa ha interessato oltre 70mila persone. Ma la fuga - che riguarda prioritariamente le comunità nordoccidentali di Isabela e Quabredilas - è resa molto difficile a causa dell'impraticabilità di molte strade, che sono state letteralmente distrutte dalla furia dell'uragano.

La diga che si trova a 316 metri sopra il livello di un lago artificiale, e che ha un'estensione di circa 5 chilometri quadrati, ha subito cedimenti strutturali e si teme possa cedere, provocando disastri inimmaginabili.

Su tutta Porto Rico manca l'elettricità e circa 3 milioni di persone sono senza luce. Sembra che, per ripristinare la corrente elettrica passeranno mesi. Una situazione apocalittica. Anche l'acqua corrente è interrotta.

Ecco l'appello lanciato dal National Weather Service: "Tutte le aree intorno al fiume Guajataca devono essere evacuate ora. Le vite di chi vive in quella zona sono in pericolo.

Le autorità locali continuano a ripetere che: "È una situazione estremamente pericolosa e sono stati messi a disposizione molti autobus per evacuare il più velocemente possibile".