Sei nella sezione Mondo   -> Categoria:  Cronaca dal Mondo  
Siria: assistenza medica annientata

Siria: assistenza medica annientata
Autore: Redazione Esteri
Data: 30/09/2017

Siria: Assistenza medica gradualmente annientata

fra i bombardamenti nel nord ovest

 

MSF chiede a parti in conflitto e alleati di non bombardare le strutture sanitarie 

 

Con l’intensificarsi dei bombardamenti in Siria nord-occidentale (principalmente nei governatorati di Idlib e Hama) da martedì 19 settembre, gli ospedali stanno chiudendo perché sono stati bombardati o perché temono di essere colpiti, lasciando i pazienti con sempre meno possibilità di ricevere cure salvavita nel momento in cui ne hanno più bisogno. Lo dichiara l’organizzazione internazionaleMedici Senza Frontiere (MSF) che è presente nell’area.

 

L’ospedale di Hama Central/Sham, supportato da MSF, è stato colpito da un attacco aereo intorno alle 6.30 di martedì 26 settembre ed è fuori servizio, anche se fortunatamente nessun medico o paziente è rimasto ucciso. Altri tre ospedali sono stati colpiti e messi fuori servizio il 19 settembre nel governatorato di Idlib, e due importanti ospedali nel distretto di Jisr al-Shugur sono stati evacuati la notte del 27 settembre per la paura di possibili bombardamenti. Per questo le restanti strutture mediche nella regione sono stracolme e devono affrontare un afflusso incessante di feriti. 

 

Oggi l’ospedale di Hama Central/Sham, una delle principali strutture di riferimento per l’area meridionale di Idlib e quella settentrionale di Hama, è l’unico ancora in grado di effettuare interventi chirurgici salvavita nella zona, perché gli altri ospedali sono stati danneggiati o evacuati. Dall’attacco di martedì, la capacità di fornire cure salvavita è drammaticamente ridotta, una situazione che si ripete in tutta la regione.

 

“Ci aspettavamo un attacco,” ha detto il direttore dell’ospedale supportato da MSF. “L’ospedale che gestisco è stato colpito da oltre 10 attacchi aerei da quando abbiamo aperto nel 2012.”

 

Altri sei ospedali e centri sanitari supportati da MSF nei governatorati di Idlib e Hama hanno ricevuto 241 feriti dal 20 al 27 settembre e hanno riscontrato 61 decessi. Uno di questi ospedali ha ricevuto 99 feriti e riscontrato 21 decessi nelle giornate del 20 e 21 settembre, prima di evacuare tutti i pazienti e ridurre le attività per paura di possibili attacchi. Gli altri ospedali restano operativi ma con il timore costante di poter essere bombardati.

 

Un’insolitamente elevata percentuale dei feriti sono casi gravi (100 gravi, 93 moderati e solo 48 lievi), elemento in linea con le testimonianze secondo cui i pazienti non vanno in ospedale perché temono di essere bombardati lì. Più del 50% di questi feriti (129) sono donne e bambini sotto i quindici anni, vale a dire che il bilancio dei bombardamenti ha un enorme peso sui civili. 

 

MSF ha rapidamente inviato forniture mediche aggiuntive agli ospedali che continuano a funzionare, per aiutarli a mantenere i servizi salvavita essenziali. Ma questa assistenza può avere effetti limitati se le strutture non sono al sicuro dai bombardamenti in corso.

 

“È evidente che oggi a Idlib gli ospedali non sono al sicuro dai bombardamenti e questo è inaccettabile”ha detto Brice de le Vingne, direttore delle operazioni di MSF. “La paura sta costringendo gli ospedali a chiudere o a ridurre i servizi, e l’impatto di questo ricadrà sull’intera popolazione, i malati, i feriti, le donne incinte, chiunque necessiti di assistenza sanitaria. Secondo il Diritto Internazionale Umanitario – le ‘regole della guerra’ – le persone che necessitano di assistenza medica, siano combattenti o civili, devono avere garantito l’accesso alle cure e le strutture sanitarie che si occupano di loro non possono essere attaccate. Le parti in conflitto e i loro alleati politici e finanziari devono rispettare i molti impegni presi nelle risoluzioni dell’Assemblea e del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite. Se le parti in conflitto e i loro alleati volessero davvero onorare la loro responsabilità di non bombardare le strutture sanitarie, potrebbero certamente farlo.”

 

Nota: Anche se non è la principale organizzazione a supportare l’ospedale di Hama Central/Shama, MSF ha sostenuto la struttura con donazioni mensili di forniture mediche dal 2014. MSF gestisce direttamente quattro strutture mediche e tre cliniche mobili in Siria settentrionale, è partner di cinque strutture e fornisce supporto da remoto a 73 strutture in tutto il paese, in aree dove MSF non può essere direttamente presente. Nelle strutture supportate non sono presenti operatori di MSF. Le attività di MSF in Siria non includono le aree controllate dal gruppo dello Stato Islamico (IS) perché non abbiamo ottenuto garanzie rispetto a sicurezza e imparzialità. MSF non può lavorare nelle aree controllate dal governo perché nonostante le richieste di autorizzazione, MSF non ha ottenuto l’accesso a quelle aree. Per garantire l’indipendenza dalle pressioni politiche, MSF non riceve alcun finanziamento governativo per il proprio lavoro in Siria.

 




Cosa ne pensi?
Login
Inserisci il tuo username e la tua password per loggarti.
Username:


Password:

Remember me:

Non sei ancora iscritto?
Diventa subito uno sComunicato!

Dimenticata la password?
Clicca qui



aaaa

Per commentare l'articolo occorre essere loggati e rispettare la netiquette del sito.


Se sei registrato effettua il login dal box qui a sinistra.

Se ancora non sei registrato fallo cliccando qui
I commenti:

Commento 1)
La redazione ed il direttore hanno piacere di rispondere ai commenti dei nostri lettori. Facci sapere cosa ne pensi dell'articolo. La tua opinione è per noi importante.

Commento di: emilia.urso Ip:83.73.103.204 Voto: 7 Data 15/10/2024 07:40:22

Sei iscritto su Facebook, Twitter o G+?
Commenta e condividi l'articolo direttamente.

Login
Inserisci il tuo username e la tua password per loggarti.

Username:


Password:

Remember me:

Non sei ancora iscritto?
Diventa subito uno sComunicato!

Dimenticata la password?
Clicca qui

 
Iscrizione newsletter
Inserisci il tuo indirizzo email

Vuoi cancellarti?
Clicca qui
 
 
Search
Ricerca articolo
Ricerca
Dove
Da data
A Data:
Tipo ricerca:
Almeno una parola

Tutte le parole
 
 
Petizioni
Facciamo sentire la nostra voce
Dimettiamoci dalla carica di Cittadini Italiani

Cos'è uno Stato senza i cittadini? Nulla. Cosa sono i cittadini senza lo Stato? La risposta la conosciamo tutti, perchè lo Stato italiano palesemente, sta lasciando alla deriva la motivazione fondamentale della sua stessa esistenz



Data:10/08/2013
Categoria:Politica e Governo
Obbiettivo:50000 firme

 
Correlati in Cronaca dal Mondo

Autore: Redazione Esteri
Data: 27/05/2020
Traffico di droga: le società fantasma dei cartelli messicani

La rete più articolata, e che riguarda uno degli importi più elevati da record, è stata scoperta dall'Unità di informazione finanziaria (FIU) del Tesoro nel 2014.

Leggi l'articolo

Autore: Redazione Esteri
Data: 14/05/2020
Afghanistan: attacco a un reparto maternità di Kabul

I primi momenti della vita di un neonato dovrebbero trascorrere tra le braccia di sua madre, non in un ospedale in fiamme con proiettili e bombe che piovono...

Leggi l'articolo

Autore: Redazione Cronaca
Data: 08/05/2020
Allarme Interpol: droga consegnata domicilio con il cibo

Le organizzazioni criminali stanno ricorrendo ai servizi di consegna di cibo per trasportare la droga e altre sostanze illecite, mentre i Paesi sono in preda al lockdown a causa della pandemia globale di Covid-19. 

Leggi l'articolo

Autore: Di Luca De Rossi - Redazione Esteri
Data: 07/05/2020
Coronavirus: in Olanda aumenta l'uso di cannabis a causa dell'isolamento forzato

Il consumo di cannabis in Olanda e’ aumentato durante la crisi causata dall’avvento del coronavirus.

Leggi l'articolo
GERENZA: Gli Scomunicati - L'informazione per chi non ha paura e chi ne ha troppa - PluriSet timanale nazionale - Reg. Tribunale di Roma N° 3 del 21 Gennaio 2014
Testata ideata e diretta da Emilia Urso Anfuso. Note legali.  Per informazioni commerciali e per entrare in contatto con la redazione potete chiamare lo 06 92938726 (Tel. e Fax) -