Finalmente il governo del fare ha prodotto il decreto del fare; ottanta provvedimenti per l'economia del paese. Ma veramente questi provvedimenti aiutano il paese e  risolvono proprio i problemi storici della nostra nazione? Analizziamo alcuni punti.

IMPIGNORABILITA' della casa: dopo aver rinviato il pagamento dell'IMU sulla prima casa - evidentemente una presa in giro - arriva il demagogico provvedimento sulla casa; ora diranno “avete visto? Abbiamo messo un freno agli abusi di Equitalia”. Dimenticandosi chi è stato a creare questo meraviglioso ente…

STOP alla tassa sulle barche piccole: infatti i danni maggiori delle tasse sui beni di lusso sono stati fatti sulle grandi imbarcazioni che sono puntualmente state registrate presso i porti degli altri paesi del Mediterraneo facendo perdere miliardi di fatturato all'industria italiana.

INDENNIZZO per i ritardi dei pagamenti delle PA: beh decisamente “intelligente” un provvedimento che per risolvere il problema di chi non paga, gli affibbia altri soldi da pagare…

CITTADINANZA: semplificazione burocratica per chi vuole ottenere la cittadinanza. Certamente una priorità.

5 MILIARDI alle imprese: le stesse imprese a cui è stato negato, causa bocciatura in Parlamento della proposta dei 5 Stelle, di scalare eventuali crediti verso le PA dalle cartelle esattoriali.

 Il tutto mentre il ministro Zanonato dichiara che di abolire l'IMU non se ne parla e che l'aumento dell'IVA è inevitabile.

I problemi italiani sono tutt'altri. Sono le centinaia di miliardi sottratti da corruzione, evasione fiscale e mafia, sono una spesa pubblica scellerata e una pressione fiscale record in Europa. Nonché i servizi più scarsi d’Europa

Forse non serviva un governo a tutti i costi ma un governo serio, sostenuto da persone serie che potesse permettersi il lusso di combattere seriamente questi problemi. Oggi, una maggioranza sostenuta anche da un uomo indagato per evasione fiscale e corruzione, il cui braccio destro ha già una condanna in Appello per concorso esterno in associazione mafiosa, non può certamente permettersi di farlo.

Ma almeno – a parole - sono il “governo del fare”...