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Eterologa: ricorso Consulta a Pordenone

Eterologa: ricorso Consulta a Pordenone

Autore: Redazione Battaglie Sociali
Data: 05/07/2018 06:22:45

Il Tribunale di Pordenone ha accolto la richiesta di una coppia di donne omosessuali, di sollevare la questione di legittimità costituzionale delle norme che attualmente vietano in Italia l'accesso alla Procreazione Medicalmente Assistita anche alle coppie omosessuali.

Esulta l’Associazione Luca Coscioni, da anni in prima linea per abolire la legge 40/2004, che impedisce di fatto le buone pratiche mediche della fecondazione assistita in Italia. Per impedire che la legge dispiegasse i suoi effetti proibizionisti e contro i diritti delle coppie, l’Associazione Luca Coscioni si è battuta e si batte ancora oggi (dopo aver dato vita al referendum del giugno 2005) affinché questa legge venga sostituita da una disciplina più europea, laica e liberale, anche e soprattutto utilizzando i ricorsi giudiziari.

“Un altro divieto della legge sulla procreazione medicalmente assistita è destinato ad essere cancellato – dichiara l’Avv. Filomena Gallo, segretario Associazione Luca Coscioni -Il Tribunale di Pordenone ha sollevato la prima questione di legittimità costituzionale sul divieto di accesso alle tecniche di procreazione medicalmente assistita per le coppie dello stesso sesso previsto all'articolo 5 della Legge 40 del 2004 - quella stessa legge ad oggi è stata riformata solo tramite l'intervento della Corte Costituzionale (QUI approfondimento). Una discriminazione su base dell'orientamento sessuale di chi ha bisogno di queste tecniche mediche per poter avere un figlio. Divieto in violazione con la nostra Carta Costituzionale e le fonti di diritto internazionali. Ancora una volta là dove non vuole arrivare la politica sono le persone con le loro vite e diritti che, attivando le istituzioni, diventano "legislatori". 

Ø  APPROFONDIMENTO – FECONDAZIONE ASSISTITA IN ITALIA

A QUESTO LINKhttps://www.associazionelucacoscioni.it/cosa-facciamo/fecondazione-assistita/fecondazione-assistita/

·       Cos’è

Per fecondazione assistita si intende l’insieme delle tecniche con cui è possibile fare nascere un essere umano senza ricorrere a un rapporto eterosessuale.

In molti casi esse consentono la procreazione senza la trasmissione del proprio patrimonio genetico, grazie al ricorso alla donazione di gameti, sia maschili che femminili.

Alcuni tipi di riproduzione assistita implicano che la fecondazione avvenga all’interno del corpo della donna (in vivo): tra queste l’inseminazione e la Gift (Gametes Intra Fallopian Transfer).

Altre tecniche di riproduzione assistita, come la FIVET, si definiscono in vitro, in quanto comportano che l’incontro fra i gameti avvenga in provetta.

·       In Italia 

Il 10 marzo 2004 segna l’entrata in vigore della legge 19 febbraio 2004, n. 40, ‘Norme in materia di procreazione medicalmente assistita’.

Dopo dieci anni di dibattito parlamentare la libertà riproduttiva, fino ad allora considerata parte inalienabile dei diritti della persona, viene regolamentata  e sottoposta a restrizioni

o   L VUOTO NORMATIVO PRIMA DELLA LEGGE 40

Prima dell’entrata in vigore della legge 40/2004, la materia concernente la Procreazione medicalmente assistita (Pma) era disciplinata di fatto da:

1.       ordinanze dei ministri della Salute;
2.       codice deontologico dei medici;
3.       taluni interventi dei giudici.  ( 
QUI gli approfondimenti di Filomena Gallo per Cedam)

Nel 2004, all’indomani dell’entrata in vigore della Legge 40, Radicali e Associazione Luca Coscioni per la libertà di ricerca scientifica proposero, per questa norma – condannata dal mondo scientifico e giuridico come lesiva del diritto alla salute e del principio di uguaglianza – un referendum abrogativo totale. Alcuni partiti di sinistra proposero invece quesiti parziali sulla norma.

Il referendum si concluse con il 25 % degli italiani che condannarono la legge ma senza che il quorum venisse raggiunto, a causa dell’ostruzionismo del Vaticano e di una disinformazione della stampa.

 


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