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Natale: bere prima di mangiare aiuta a non aumentare di peso

Natale: bere prima di mangiare aiuta a non aumentare di peso

Autore: Redazione Attualita'
Data: 20/12/2018 06:00:05

Se è vero che a Natale a tavola ci concediamo più di qualche eccezione, il rischio che pranzi e cene si trasformino in vere e proprie scorpacciate è più che concreto. Ben un esperto su 4  (24%) tra nutrizionisti, medici e psicologi afferma che si possono facilmente accumulare in media due chili e, nella peggiore delle ipotesi, arrivare a pesare fino a 5 chili in più al termine delle festività (18%). Il 55% degli italiani mangia per lo più per noia e non aiutano, poi, soprattutto per il controllo dell’assunzione dell’alcool e di stuzzichini, le visite ad amici e parenti (34%). Come fare? La soluzione è più semplice di quello che si potrebbe immaginare.  Una ricerca scientifica ha dimostrato come bere due bicchieri d’acqua prima di ogni pasto permette di arrivare prima al senso di sazietà e quindi di mangiare meno.

 

E’ quanto emerge da uno studio di In a Bottle (www.inabottle.it) condotto con  metodologia WOA (Web Opinion Analysis) su circa 2.400 italiani – uomini e donne tra i 20 e i 55 anni – attraverso un monitoraggio web sui principali social network, blog e gruppi  di discussione e su un pool di circa 20 esperti tra nutrizionisti, dietologi e medici generici, per capire rischi e rimedi in vista delle abbuffate di Natale.


 

Secondo gli esperti, durante le festività si tende a ingrassare in media dai 2 kg (24%), ai arrivare ai 3-4 kg (32%). Ma non è difficile che dopo il periodo che va da metà dicembre a metà gennaio si arrivi a pesare anche 5 kg in più (18%).  I colpevoli di questo levitare della bilancia? Per la maggior parte di loro (78%), il vero danno è dato dalla continuità nell’assunzione di calorie in eccesso, ovvero dall’idea che le feste siano un “periodo franco” in cui tutto è concesso. In cima alla lunga lista di errori troviamo anche la cattiva abitudine di spiluccare cibi molto calorici durante l’intero arco della giornata (66%). 

 

A questo si aggiunge un abuso nel consumo di bevande alcoliche (35%), che oltre a non essere “sane”, sono anche iper-caloriche. Allo stesso modo alla mancanza di ogni forma di abbinamento corretto tra i diversi cibi (23%), secondo gli esperti sono molto minori le occasioni per “bruciare” le calorie che vengono immagazzinate, rispetto a quanto avviene di solito (45%).

 

 

 

Quali sono i motivi di queste licenze a tavola? In questo caso sono gli italiani a indicarli e sono tra i più disparati, a partire dal fatto che il mangiare viene utilizzato per combattere la noia (55%), legata a una over dose di tempo libero a cui non si è più abituati. A seguire, in senso negativo, anche le lunghe ore passate davanti alla tv (53%), si tratta di un mangiare distratto, che senza accorgersene sommerge l’organismo di calorie. A questo si aggiunge la voglia di lasciarsi andare dopo lo stress accumulato durante l’anno (38%): per molti, infatti, il mangiare diventa una valvola di sfogo. Non aiutano, poi, soprattutto per il controllo dell’assunzione dell’alcool e di stuzzichini, le visite ad amici e parenti (34%). Solo il 12%, più radicale, è infatti convinto che con il moderno stile di vita non sarebbe necessario eccedere con le calorie e che anche a Natale bisognerebbe rinunciare a strappi eno-gastronomici.

 

Alcuni ricercatori dei Virginia Tech di Boston hanno dimostrato come bere due bicchieri d’acqua prima dei pasti stimolano un senso di sazietà, e quindi, ci fa essere più riluttati all’abbuffata. In sostanza poiché la sazietà è legata alla dilatazione gastrica, se noi beviamo prima del pasto abbiamo già una piccola dilatazione, che completiamo poi quando mangiamo e ci permette di arrivare prima al senso di sazietà. Bere acqua riduce l’appetito perché a volte scambiamo il senso di sete con il senso di fame e questa sensazione dopo la paghiamo con l’alimentazione piuttosto che con l’idratazione.

Ma l’acqua, bevuta nelle giuste quantità, aiuta i processi digestivi e l’effetto del pasto: si tratta di un meccanismo biologico legato alla corretta digestione degli elementi e dei macroelementi ingeriti con l’alimentazione.

 


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