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Gratta e vivi...! Ovvero...una lotteria vi salverà. (?)
(Videoclip: "Monetine" di Daniele Silvestri)
C'era una volta il sistema pensionistico. E c'era una volta lo stipendio a fine mese. Tanto tempo fa – ormai non si conta più quanto – dopo una vita di lavoro, ottenevi una sorta di compenso che si era generato in anni ed anni di versamenti contributivi che ti aiutava a campare per gli anni della pensione.
E da poco…"Win for Life" – vinci per la vita – la trovata più eclatante di questa tendenza che invece di garantire una economia ragionata su basi tecniche, contributive ed economiche, fuoriesce dal cappello a cilindro di Stato ormai avvezzo a trovar denaro attingendo dalle tasche dei contribuenti non più materializzzando nuove imposte – che si fa cattiva figura con la cittadinanza – ma al grido di "Giochiamo tutti allegramente per racimolare i soldi per campare"!
Nessun futuro pensionistico? Tranquilli: ci pensa Win for Life, che col suo montepremi destinato a rendere un vitalizio di 4mila euro al mese a tempo determinato –20 anni - capovolge ogni criterio fin qui adoperato per parlare di vita, lavoro, denaro e pensione.
Lo Stato non garantisce più nulla a nessuno? Ecco che si ingegna e fa correre tutti al botteghino a tentare la fortuna.
Ecco infatti che, all'articolo 12 del DL 39/09 appare scritto: "al fine di assicurare maggiori entrate non inferiori a 500mln di euro l'anno a decorrere dall'anno 2009, il Ministero dell'Economia decorsi 60 giorni dall'approvazione del presente decreto potrà indire nuove lotterie ad estrazione istantanea, adottare nuove modalità del gioco del Lotto, inclusa la possibilità di più estrazioni giornaliere e persino autorizzare l'apertura dei tabaccai anche nei giorni festivi"
Seguono le modalita sulle percentuali erogate per la ricostruzione abruzzese.
Il punto è: se è pur vero che stante le cose non sono state aggiunte altre imposte ai contribuenti, parallelamente si delinea un futuro di nuove e maggiori lotterie che lo Stato crea al fine di evincere le somme ritenute necessarie ora alla ricostruzione post sisma, ora chissà a quale altro comparto di destinazione.
Insomma: tutti in tabaccheria! Per l'agognata pensione, per lo stipendio che non c'è. Per far del bene. Per sognare. Per pagare i debiti…
Una volta semmai c'erano le banche. In alcuni casi, c'era addirittura lo Stato che si prendeva cura dei tuoi bisogni.
L'ha già cambiata. Nei parametri ormai accettati da tutti di una economia fondata sul gioco e sull'azzardo.
Chissà se anche per il Ponte sullo Stretto di Messina verrà fuori un'altra bella lotteria, un gratta e vinci o nuove ruote del Lotto per la costruzione?
Lo sapremo a tempo debito. Intanto, tentiamo la sorte.
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