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Marchionne; da paladino ad aguzzino (?) Ma anche lo Stato...VIDEO
Autore: Carlo Landucci - Redazione Attualità
Data: 22/09/2012 12:41:48
Insignito Cavaliere del lavoro della Repubblica Italiana il 27 Ottobre 2006. Osannato come colui che contribiova allo sviluppo industriale della nazione. Strapagato manager di una delle imprese maggiori del Paese.
Poi: emigrante dall'Italia - industrialmente parlando - per seguire nuovi sostegni economici. Che gli arrivano sia dagli USA che dal Brasile.
Il progetto "Fabbrica Italia" che prometteva lavoro e finanziamenti di circa 20mld.
Il pugno duro coi lavoratori per togliere diritti conquistati nei secoli.
Ora: il nulla.
Marchionne non pensa più nè di mettere in atto il progetto "Fabbrica Italia" nè tantomeno di garantire lavoro a milioni di lavoratori.
Ma la "colpa" di tutto questo è solo sua?
Lo Stato italiano in effetti, ha basato molte cose su criteri del tutto effimeri. I governi politici hanno continuato a sostenere le industrie come la Fiat, l'Ilva, la Alcoa e tante altre, al solo scopo di dimostrare quanto si facesse per garantire il lavoro agli elettori.
Ora che viviamo di governo "tecnico" queste industrie - che già da anni pensavano di poter guadagnare molto di più emigrando in altre nazioni - non hanno più alcun interesse di restare. La politica in questo momento, non ha il potere di negoziare.
La parabola di Marchionne identifica le criticità che già da decenni albergano nel nostro territorio.
A farne le spese, come sempre, gli italiani. Cittadini "comuni"...
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