Fastidio o preoccupazione per la censura, sta di fatto che uno spettatore ha chiamato i Carabinieri denunciando la presenza in sala di proiezione al cinema, di alcuni quattordicenni, mentre la proiezione del film era loro vietata. È accaduto a Montesilvano, al cinema “The Space” dove ieri sera veniva proiettato il film horror “L’evocazione”.

Lo spettatore, notando in sala la presenza di alcuni quattordicenni, ha subito chiesto l’intervento delle forze dell’ordine, che, arrivate sul posto, hanno interrotto la proiezione, fatto accendere le luci e girato per la sala, identificando i presenti. Alla fine i Carabinieri hanno fatto uscire dalla sala ben tredici ragazzini, di età compresa tra i tredici e i quattordici anni, facendogli restituire anche i soldi del biglietto..

In un periodo in cui tutto, qui in Italia, sembra lecito, fa notizia che uno spettatore si sia interessato all’attuazione delle norme di censura della proiezione di un film, tralasciando la sempre più facile considerazione di lasciar passare anche queste piccole cose, tanto sono ragazzini o non si fa male a nessuno. Ma le norme, vanno rispettate e sicuramente vanno anche intensificati i controlli all’ingresso dei cinema e di quei luoghi dove i minorenni non possono entrare o non possono fare acquisti.

In fondo se esiste una censura è perché filmati, foto, ed altro genere di comunicazione, viene vagliato perché sia adeguato all’età degli spettatori. Spesso, però, queste norme non vengono rispettate mentre dovrebbero essere coerenti con i divieti vigenti. Una caratteristica da tenere presente perché azioni del genere non diventino notizie che fanno scalpore e appaiano sui giornali come fatti straordinari, invece si essere, come dovrebbero, ordinaria amministrazione.