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Milano, Pollock e gli Irascibili in Mostra a Palazzo Reale

Milano, Pollock e gli Irascibili in Mostra a Palazzo Reale

Autore: Nostra inviata Gaia Passerini
Data: 29/11/2013 15:45:03

Entrare nel mondo di Jackson Pollock e del gruppo di artisti della “Scuola di New York” significa intraprendere un viaggio psicologico, metafisico ed emozionale.

In mostra a Palazzo Reale a Milano fino al 16 febbraio 2014 “Pollock e gli Irascibili” dove è possibile entrare in contatto con i principi dell’action painting in un universo di schizzi di colore e storie raccontate per mezzo di gesti nervosi della mano che corre turbinante sulla tela.

 E’ il 1950 quando il Metropolitan Museum di New York organizza una grande mostra dedicata all’arte contemporanea americana. Gli esponenti dell’Espressionismo Astratto, attivi dalla metà degli ’30, rimangono esclusi dalla lista degli artisti invitati a partecipare e da questo “strappo” nasce la risposta “ribelle” di una serie di pittori che inviano al New York Times una lettera di dissenso indirizzata al Presidente del museo, Ronald L. Redmond. Tra i firmatari i nomi di Jackson Pollock, Willem de Kooning, Mark Rothko, Robert Motherwell e Barnett Newman, etichettati dall’Herald Tribune come il “gruppo degli Irascibili”.

Rivoluzione artistica, rottura col passato, sperimentazione, energia. Sono questi i principi che guidano questi maestri dell’astrattismo che traggono le proprie radici dal cubismo di Picasso, dai contrasti di colore tipici dei Fauves e in più in generale dall’espressionismo europeo. La tela dipinta non rappresenta più un oggetto statico e immobile, ma racconta il movimento dei gesti compiuti per ottenere macchie, baffi e colate di colore. Racconta la rabbia, l’irrequietezza, la crisi, a volte la depressione di questi artisti che condividono spesso una sensazione di disagio nei confronti della vita che termina per molti di loro prima di aver raggiunto la soglia dei 50 anni.

Jackson Pollock, Willem de Kooning, Mark Rothko, Robert Motherwell, Barnett Newman, si fanno promotori di un codice stilistico decisamente attuale: l’espressionismo astratto appunto. Nascono così alcuni tra i capolavori più rilevanti della collezione, come “Number 27” di Jackson Pollock, “Mahoning” di Franz Kline, “Door to the River” di Willem de Kooning e “Untitled (Blue, Yellow, Green on Red)” di Mark Rothko, accanto a opere di artisti come William Baziotes e Bradley Walker Tomlin, che con la loro produzione permettono una narrazione più completa, e diversificata. Emblematica.

 

 

 

 


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