Grande spavento fra la popolazione intorno alle 18.10,  Un grande boato è stato avvertito e subito lampadari e mobili hanno cominciatro a oscillare e tremare.

La forte scossa è stata avvertita anche nella città di Napoli. In molti  quartieri  gli abitanti si sono riversati in strada. Il ricordo del terremoto devastante del 1980 ha terrorizzato molti.

La scossa, registrata nel Casertano, nell’area del Sannio, a ridosso dei Monti del Matese. è stata di magnitudo 5.0 della scala Richter ed è durata ben 15 secondi ma in due riprese.

La sala sismica dell’Istituto nazionale di geologia e vulcanologia ha riferito: "La profondità è stata di 10 chilometri  è stata interessata in particolar modo l'area di Castello del Matese, San Potito Sannitico e Piedimonte Matese".

L'stituto di geofisica e Vulcanologia già la scorsa notte aveva localizzato un movimento tellurico di magnitudo 2.6 e 2.4 al confine tra l'Irpinia e il Sannio. "La sequenza sismica è ancora in corso",

Alberto Michelini- direttore del Centro nazionale terremoti dell’Ingv - ha dichiarato che dopo la scossa avvenuta alle 18:10 ce ne sono state altre 4 ma di intensità minore alla magnitudo 3.0

La Domenica del 23 novembre del 1980  alle 19:34 una scossa di magnitudo 6.9 in Irpinia provocò 2.914 morti e 8.848 feriti, oltre a circa 280.000 sfollati. L'epicentro fu identificato tra i Comuni di Teora, Castelnuovo e Conza della Campania.