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E'di Daniele Fulli il corpo trovato lungo il Tevere

E'di Daniele Fulli il corpo trovato lungo il Tevere

Autore: Teresa.Corrado
Data: 08/01/2014 08:47:26

immagine da webHa un nome e un volto il cadavere trovato ieri nel pomeriggio a Roma presso il Tevere in zona Magliana. Si tratta di un giovane ragazzo gay di 28 anni, Daniele Fulli, attivista per i diritti  gay. Il corpo è stato trovato lungo il Tevere e presenta vari ematomi e due fori che gli inquirenti sospettino siano due colpi di pistola di piccolo calibro. Ma il tutto verrà chiarito con l’autopsia che verrà fatta nei prossimi giorni.

Sembra, infatti, che il ragazzo, scomparso da alcuni giorni, esattamente dal gennaio, fosse stato visto l’ultima volta proprio in zona Magliana e che da lì, si sarebbero perse le sue tracce. Parenti e amici, preoccupati, avevano subito segnalato la scomparsa del giovane e fatto appelli attraverso la rete con Facebook e la tv, partecipando anche alla trasmissione “Chi l’ha visto?” che si occupa proprio di persone scomparse.

Viene descritto come un ragazzo tranquillo, socievole e che viveva serenamente il suo essere gay. Anche se dal Gay Center, l’associazione dove Daniele prestava il suo volontariato, dicono che era rimasto molto sconvolto dal suicidio di Simone, il giovane morto qualche giorno prima e al quale Daniele era molto legato.

La polizia, intanto, non si ferma a nessuna ipotesi, sia perché non ha ancora ricevuto i risultati dell’autopsia, sia perché la morte in modo così efferato, potrebbe risultare un delitto.

Daniele era parrucchiere e viene descritto come un giovane semplice e buono, per questo gli amici e i parenti hanno difficoltà a comprendere chi può aver avuto dei contrasti con il giovane.

Intanto questa nuova triste storia fa risaltare la necessità di mantenere alto il livello di sicurezza della capitale, tornato, ancora una volta, alla ribalta a causa di tragici eventi che mettono in agitazione i cittadini. Nelle periferie di Roma, dove ci sono vasti luoghi incustoditi e incontrollabili, ma anche lungo le tratte abbandonate delle piste ciclabili, non è difficile incontrare balordi senza scrupoli. È questa l’accusa della consigliera comunale e attivista dei diritti gay Imma Battaglia, che ieri si è recata sul posto.

Una problematica, quelle zone isolate della periferia di Roma, che è stata messa in evidenza più volte non solo dai crimini commessi, ma dagli stessi cittadini che in quelle zone ci vivono e tutti aspettano ancora una soluzione da parte dell’amministrazione pubblica.


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