Crollo di una palazzina a Matera: morta Antonella Favale
È stata estratta morta Antonella Favale, la donna di 31 anni che mancava all’appello dopo il crollo della palazzina avvenuto a Matera ieri verso le 7.30 di mattina, per motivi che dovranno ancora essere chiariti. Il corpo è stato ritrovato intorno alle 3.00 di notte, dopo che i Vigili del Fuoco sono stati impegnati con le numerose macerie della palazzina di tre piani che ieri è crollata portando con sé alcuni residenti.
Restano gravi invece, le condizioni di Nicola Oreste, l’uomo di 57 anni, recuperato dopo dodici ore di scavi, ma estratto vivo dalle macerie. È ricoverato nell’ospedale Madonna delle Grazie di Matera, nel reparto di Terapia Intensiva ed è sottoposto a continui controlli da parte dei medici.
Nello stesso ospedale è stata ricoverata anche Sara Elia di 37 anni, che i soccorritori sono riusciti a raggiungere dopo due ore dal crollo. Le sue condizioni non destano preoccupazioni e potrebbe essere dimessa quanto prima. Sono sette le persone tratte in salvo dopo il crollo.
La Procura della Repubblica di Matera ha aperto un’inchiesta contro ignoti per omicidio colposo, mentre le indagini sono affidate ai Carabinieri.
Intanto si prosegue alla rimozione dei detriti del crollo di vico Piave per permettere il transito dei mezzi non solo di soccorso, ma anche quelli dell’Italgas, in modo che possa risolvere la situazione. Infatti continua a fuoriuscire gas da alcune perdite che i tecnici dovrebbero riparare quanto prima.
La zona è stata messa in sicurezza con un’ordinanza comunale, il sindaco ha fatto evacuare 50 famiglie, partendo dal numero civico 8 al 26 di vico Piave. Queste hanno preferito trovare sistemazione a casa di parenti o amici, tranne una, che ha usufruito degli alloggi messi a disposizione dal Comune. Il crollo della palazzina ha coinvolto parzialmente anche altri edifici adiacenti.
Nel centro storico di Matera, anche questa mattina, c’erano molte persone che assistevano alla rimozione dei detriti, mentre dalle macerie si vedevano gli oggetti appartenuti alle famiglie che abitavano nella palazzina.
I Vigili del Fuoco hanno anche accompagnato in sicurezza, le famiglie che hanno cercato di recuperare oggetti propri dalle abitazioni in cui è stato ordinato lo sgombro. Anche la moglie di Oreste, l’uomo che versa in gravi condizioni in ospedale, questa mattina è andata sul luogo del disastro per cercare di recuperare alcuni oggetti. Fra i tanti ha riconosciuto alcuni libri in strada e a chi chiedeva informazioni sulle condizioni del marito ha risposto che è molto grave.
Dalle prime ricostruzioni sembra che la palazzina sia collassata forse a causa di alcuni lavori in atto al pianterreno della palazzina. Alcuni residenti avevano notato delle crepe e chiesto l’intervento dei tecnici che li avevano rassicurati. Ma il Comune smentisce qualsiasi autorizzazione rilasciata per dei lavori ai quali si erano opposti.
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