È morto Paolo Onofri, il papà del piccolo Tommy, rapito e ucciso il 2 marzo 2006 a Casalbaroncolo. L’uomo era stato colpito da infarto due anni dopo, l’11 marzo del 2008 mentre era in vacanza a con la moglie e il figlio più grande a Folgaria in Trentino. Sicuramente l’uomo non era riuscito a superare il grande dolore per la perdita del figlio, avvenuta in modo così tragico.

Nel 2008, mentre cercava di rilassarsi in vacanza, appena tornato da una passeggiata, non si era sentito bene e i familiari avevano chiamato immediatamente i soccorsi. Trasportato con l’elicottero di Trentino Emergenza all’ospedale, viste le sue gravi condizioni, nonostante fosse stato rianimato, non si era più ripreso. Onofri era stato trasportato in una clinica del parmense, ma non ha mai ripreso conoscenza.

Di lui si ricorda la grande determinazione nel ritrovare il figlio Tommy di diciotto mesi rapito dalla sua abitazione a Casalbaroncolo il 2 marzo del 2006, alle porte di Parma, dove abitava con Paolo Onofri e sua moglie Paola Pellinghelli, la madre del piccolo. Il rapimento del piccolo, che commosse l’Italia, si concluse con il ritrovamento, un mese dopo, del corpo del piccolo sull’argine del fiume Enza, il primo aprile. Si spensero allora tutte le speranze per i familiari del piccolo di riportarlo a casa.

La notizia che sconvolse i genitori e l’Italia intera, fu che il piccolo era morto la sera stessa del rapimento.

Per l’uccisione di Tommy Mario Alessi, il manovale pregiudicato, accusato del rapimento e della morte del piccolo, è stato condannato all’ergastolo e la sua convivente e complice Antonella Conserva, a 24 anni di reclusione.