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Identificata la giovane trovata morta sul lungomare di Messina

Identificata la giovane trovata morta sul lungomare di Messina

Autore: Teresa.Corrado - Redazione Cronaca
Data: 11/08/2015 00:34:24

È stata identificata la ragazza trovata morta sul lungomare di Ringo, a Messina. È Ilaria Boemi, diciassettenne del posto, ritrovata senza documenti addosso. Per questo la polizia aveva cercato di dare quante più indicazioni possibili, per giungere, quanto prima all'identificazione della giovane.

Al momento del ritrovamento, infatti, la giovane indossava jeans chiari, maglietta nera, scarpe da ginnastica scure. I suoi capelli erano rasati su entrambi i lati e portava sul labbro superiore, sul naso e sulla lingua, tre piercing. Tutti dettagli che hanno contribuito all'identificazione della giovane, che il giorno della morte, era stata vista passeggiare lungo la spiaggia in compagnia di altri due giovani.

Per il momento viene escluso l'omicidio e l'overdose, visto che sul cadavere non vi sono segni di buchi o di violenza, ma restano aperte tutte le ipotesi. Per conoscere le cause della morte, si aspettano i risultati dell'autopsia che proverà a ricercare tracce anche di sostane stupefacenti.

Giuseppe Anzalone, capo della squadra mobile di Messina, ha spiegato che i due giovani visti in compagnia della ragazza, hanno chiesto aiuto avvertendo che la loro amica si sentiva male, ma poi sono fuggiti senza lasciare traccia. Passanti hanno avvertito immediatamente le forze di polizia e i soccorsi che, una volta giunti sul lungomare, non hanno potuto che accertare la morte della giovane.

Le indagini condotte dalla polizia cercano di far luce sulla strana morte della giovane e sui motivi per cui la donna è stata abbandonata dagli amici con cui si accompagnava. Sul profilo Facebook della giovane è stato ritrovato, come ultimo messaggio, una strofa della canzone "Nave fantasma" che cita: "Siamo nati per morire con un urlo dentro che nessuno può sentire" un triste messaggio, forse presagio della sua vita.

Intanto la gente che frequenta il lungomare, parla di degrado della zona, di rifugio, per drogati e sbandati, anche se durante le ore giornaliere è frequentato da bagnati. Un posto che nonostante la riqualificazione e i soldi spesi per risollevare il lungomare, il posto è abbandonato dalle istituzioni. Unica certezza di questi giorni, sono le continue morti di giovani racchiusi in un vortice di insofferenza e dolore.


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