Palermo: atti vandalici oltraggiano la memoria di Falcone
Clima di paura a Palermo, a pochi giorni dall'anniversario della strage di Via D'Amelio.
Atti di vandalismo - presso due scuole del capoluogo siciliano - hanno provocato, in un caso, allo Zen, in una scuola intitolata proprio a Falcone, la statua che lo ritrae è stata decapitata e la testa utilizzata per spaccare un muro dell'istituto scolastico.
Il busto era stato donato alla scuola nel 1997 dall'Istituto superiore per la difesa delle tradizioni,
Nel secondo caso, presso la scuola Alcide De Gasperi, è stato appiccato il fuoco a un cartellone che ritraeva l'immagine di Falcone.
Immediata la replica del mondo politico, che si è dichiarato indignato da questi sfregi ai simboli di chi ha lottato fino alla morte contro la mafia.
Il premier Gentiloni ha scritto su Twitter: «Oltraggiare la memoria di Falcone è una misera esibizione di vigliaccheria».
Il presidente del Senato Pietro Grasso ha dichiarato: «Di notte, contro la statua di Giovanni, dentro una scuola. È difficile immaginare qualcosa di più vile e squallido - dice - Se è un avvertimento mafioso sarebbe una prova di debolezza, non di forza; se invece si trattasse del gesto di una banda di vandali sarebbe l'ulteriore conferma che dobbiamo ripartire dalla scuola».
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