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Catania, aggressione all 'ispettore Luigi Licari: la lettera della nipote

Catania, aggressione all 'ispettore Luigi Licari: la lettera della nipote

Autore: Lietta Licari
Data: 05/09/2017 07:47:49

Pubblichiamo le parole scritte dalla nipote di Luigi Licari, l'ispettore di Polizia Municipale aggredito da un branco di giovinastri dopo che Licari aveva chiesto a uno di essi di non transitare in una strada chiusa al traffico per lavori in corso: la nipote, Lietta Licari, figlia del fratell di Luigi Licari, ci ha concesso in esclusiva la pubblicazione:

Quando vieni a sapere di disgrazie e aggressioni ti dispiaci, rivolgi i tuoi pensieri al malcapitato e alla sua famiglia e ti auguri che mai una cosa del genere possa capitare ai tuoi cari.

Poi invece una domenica mattina ti arriva una chiamata che ti annuncia che il tuo amato e affettuosissimo zio è stato picchiato e ridotto in fin di vita. Ti si annebbia la mente, la disperazione prende il sopravvento e ti senti annientato, disperato, impotente. Non ti resta che attendere, pregare, sperare che lui sia abbastanza forte da sopravvivere. 

Ecco, in questi giorni è così che ci sentiamo io e la mia famiglia dopo l'infame aggressione da parte di un pugno di vigliacchi ai danni di mio zio Luigi, ispettore della polizia municipale di Catania, che si trova ricoverato in terapia intensiva. 

Inutile dire che i motivi dell'aggressione sono stati futili - aver bloccato il passaggio pedonale ad un motociclista privo di casco - niente giustifica tanta efferata violenza. Una decina di vigliacchi lo hanno preso alle spalle e colpito lasciandolo agonizzante per terra. 

Se dovessi dare sfogo alla mia rabbia, potrei dire che vorrei vedere loro per terra in una pozza di sangue. Potrei vomitare tutto il mio disprezzo per tutti coloro che hanno reso la mia città una giungla invivibile, nella quale mio zio aveva paura a svolgere il suo lavoro. Potrei anche dire che non credo che giustizia sarà fatta e che questi stronzi verranno trovati.

Potrei farmi sopraffare dall'odio, ma non posso e non voglio. 

Voglio solo unirmi alle preghiere e alle speranze dei miei familiari affinché quell' uomo meraviglioso che è mio zio possa svegliarsi e riprendersi al meglio. 
Stiamo ricevendo decine di telefonate e messaggi di conforto da tanti amici e conoscenti che affranti ci ricordano quanto lui sia uno splendido uomo e padre di famiglia, e di questo vi ringrazio dal profondo del cuore.

Lietta Licari


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