Preservativi e pillola, gli eco-distruttori ignorati
Preservativi e pillola, gli eco-distruttori ignorati
L'unica soluzione salva pianeta è la castità
Una brutta notizia per gli ambientalisti: i metodi contraccettivi non naturali sono tanto sicuri quanto inquinanti.
Non fanno eccezione – anzi, sono indicati tra i principali "eco-criminali" - i preservativi, irrinunciabile scudo contro le malattie sessualmente trasmissibili. L'unica soluzione eco-compatibile per evitare gravidanze indesiderate è quindi la più antica del mondo: la castità.
L'opinionista specializzato in tematiche etico-ambientali Ethan Greenhart non ha dubbi: usare i preservativi equivale a "dare fuoco con della benzina agli alberi e fiori autunnali urlando Il global warming è un mito". Il motivo è subito spiegato. I profilattici sono dei budelli di
lattice intrisi di detergente non ionico, spermicida, contenente un composto sintetico chiamato Nonoxynol-9. Senza addentrandosi troppo nei dettagli chimici, si tratta di sostanze sintetiche, molto nocive per gli animali e l'ambiente, soprattutto marino, dove i preservativi finiscono copiosi. E se si calcola che, stando alle statistiche, un adulto ha in media 103 rapporti sessuali all'anno, il consumo di questi "eco-killer" non può che attestarsi su livelli di allarme.
Esistono anche i preservativi meno inquinanti, i cosiddetti "eco-condoms" ma, come precisa l'editorialista, al posto del lattice c'è una sostanza che li rende ugualmente poco consigliabili: l'intestino degli agnelli. Se proprio si deve usare il profilattico - d'obbligo nei rapporti a rischio - è meglio optare per quello vegano, che sostituisce le proteine del latte, ricavate da mucche imprigionate in gabbie anguste e affollate, con polvere di cacao.
I sostenitori della pillola possono sentirsi in pace con la coscienza? Assolutamente no. Greenhart ha puntato il dito anche su questa forma di contraccezione. Il motivo? È testata sugli animali e gli ormoni in essa contenuti causano cambiamenti di sesso in pesci e anfibi. Alcuni scienziati canadesi hanno sciolto nel lago Ontario alcune pillole a base di estrogeni e hanno scoperto i pesci maschi si erano femminilizzati al punto da covare uova nei testicoli.
Se i contraccettivi non naturali sono poco ecologici, lo sono ancora meno le nuove nascite. Un articolo pubblicato su
The Guardian con il significativo titolo "How condoms could save planet" ("Come i preservativi potrebbero salvare il pianeta") mette in guardia i sostenitori delle famiglie numerose: l'uomo è la maggiore minaccia per la terra. Ogni individuo produce infatti nel corso della sua vita 750 tonnellate di Co2. Meglio quindi limitarsi a due figli, tanto per garantire la continuità della specie. E poi darsi alla castità, una garanzia anche contro le malattie sessualmente trasmissibili.
L'articolo ha ricevuto 18416 visualizzazioni