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Ovvio però, che sarà proprio Forza Italia che spingerà al massimo affinché si torni alle urne nel 2014: in tal modo, anche se Berlusconi ora da comune cittadino si trova a scontare 9 mesi di pena ai servizi sociali e l'interdizione dai pubblici uffici, resterà il Leader carismatico del suo partito e potrà in ogni caso fare campagna elettorale anche se non potrà più sedere in Senato.
Dopo una seduta durata una infinità finalmente Grasso dichiara aperta la votazione. Twitter si trasforma nella platea posta di fronte alla ghigliottina.
Gli interventi dei senatori hanno decretato il loro sostegno al Cavaliere: 22 interventi su 25 sono infatti risultati pro Berlusconi - dopodiché sono iniziate le dichiarazioni di voto. La prima richiesta di Forza Italia è stata quella di istituire il voto segreto: istanza presto condivisa dagli ex-compagni di partito attraverso Schifani.
il capogruppo di Fi al Senato, Paolo Romani, durante una conferenza stampa assieme al collega della Camera, Renato Brunetta ha dichiarato: "Non ci sono più le condizioni perchè Forza Italia stia in maggioranza".
Napolitano aveva ribadito più volte che era pronto a verificare se ci fossero le condizioni per concedere la grazia a Berlusconi ma solo nel caso in cui la domanda di grazia fosse stata presentata, cosa che aveva messo di buonumore persino i legali di Silvio Berlusconi Con le sue recenti dichiarazioni però, Berlusconi ha compromesso tale possibilità.
Alle 10,30 è iniziata la discussione sulla mozione di sfiducia che è stata presentata dal M5S contro il guardasigilli in relazione alle sue telefonate private sul caso Giulia Ligresti. Letta ieri aveva dichiarato: «Sfiducia a lei è sfiducia al governo»
Slitta ancora una volta il voto sulla decadenza di Silvio Berlusconi da Senatore. La riunione che si sarebbe dovuta tenere il 5 novembre da parte della capigruppo di Palazzo Madama proprio per decidere il giorno del pronunciamento dell’aula non è stata convocata ma al suo posto è stato inserito un ufficio di presidenza che si occupa del bilancio interno dell’assemblea
Una cerimonia sobria e solenne per Napolitano che è stato accompagnato dalle massime autorità: il Premier Enrico Letta, i presidenti di Senato e Camera, Pietro Grasso e Laura Boldrini, il ministro della Difesa Mario Mauro. Presenti anche le autorità locali, Ignazio Marino sindaco di Roma, Nicola Zingaretti presidente della Regione Lazio, e Giuseppe Pecoraro, prefetto della Capitale.
Sull'eventuale candidatura della figlia Marina Berlusconi a presidente del Consiglio il Cavaliere afferma: «Si torna a parlare, ma Marina tutte le volte che “si torna a parlare”, dice di no. Certo, sarebbe in grado di adempiere al meglio questa missione. Tutti hanno constatato la sua autorevolezza e il coraggio da leonessa con cui mi ha difeso.
I Giudici della Corte d'Appello di Milano, hanno letto la sentenza con le motivazioni della la condanna a due anni di interdizione dai pubblici uffici - che segue la condanna a quattro anni di reclusione (di cui tre coperti da indulto) - inflitta a Silvio Berlusconi nell'inchiesta sul caso Mediaset e la compravendita dei diritti tv