Ancora con nel cuore lo sgomento per la morte di centinaia di persone nel Mediterraneo, fossa a cielo aperto di cui nessuno vuol prendersi la responsabilità, ecco apparire una notizia che avrebbero fatto bene a fornire in tempi meno sospetti. La notizia riguarda una banda “dedita alla tratta di esseri umani dall’Africa all’Europa” tratta in arresto a conclusione dell’operazione denominata “Glauco II” e condotta dalla Polizia di Stato.
Dopo aver tirato i santi giù dal calendario, ecco le solite domande: “Cosa possiamo fare”? “Chi ci può salvare”? O peggio: “Chi dobbiamo votare”? Su quest’ultima domanda apro e chiudo una parentesi, ricordando a tutti che da diversi anni il diritto al voto è negato nel nostro paese dal momento che con la Legge elettorale in vigore non decidiamo proprio nulla.
Far pagare un premio assicurativo ai giovani disoccupati o ai cassaintegrati, è sicuramente incoerente. Costoro, durante il corso dell’anno, possono ambire a trovarlo un lavoro e allora? Ecco che i soldi versati perdono qualsiasi tipo di vantaggio per il cittadino ma rimangono incollati alle casse dell’Inail.
A rallentare l’inizio dei lavori entrano in gioco le lunghe trattative per l’acquisizione dei terreni. L’impresa che deve acquisirne l’uso è un’azienda formata da Regione, Comune e Provincia di Milano. L’accordo non è di facile attuazione. Si cerca in ogni modo di risparmiare denaro per controbilanciare i costanti tagli governativi ai finanziamenti. Fondamentalmente, all’origine dei pesanti ritardi nella realizzazione dell’opera, vi è questo leitmotiv.
La mamma di Cogne, l’omicidio di Sara Scazzi, i tanti mariti divenuti omicidi con maggiore o minore premeditazione, e quella di tante altre vittime della furia assassina: in ognuno di questi casi di omicidio, si è subito mosso un mondo pronto a trovare implicazioni psicologiche utili a fornire le motivazioni del gesto. Come se non possano esistere persone lucidamente in grado di compiere un assassinio o peggio, come se si volesse abituare la gente che un omicidio può trovare scusanti tali da giungere al perdono collettivo o almeno, all’indulgenza. Ha sparato si, ma… Ha ucciso si, ma…
Se venisse introdotto il reato di tortura, automaticamente si ammetterebbe l’esistenza della sua pratica.
Chi si concede totalmente al mistero della Fede, perde il senso della vista e dell’udito. Perde il controllo della propria mente e manda il cuore in vacanza sapendo che qualcun altro si occuperà di vedere e sentire per suo conto. Si affida totalmente alla fede dell’incertezza e attraverso essa crede di aver trovato ogni risposta. E’ quantomeno bizzarra come soluzione.
Continuare a chiedere a un Renzi, a un Berlusconi, a un Letta a un Monti o chi vi pare, di cambiare registro e modificare le regole contro i cittadini � pari a chiedere a un nazista di amare gli ebrei o a un razzista di considerare fratello una persona di etnia diversa.
Essere onesti in Italia non paga. La conferma l’abbiamo sotto gli occhi ogni giorno. Se sei un comune cittadino, tiri la carretta, cerchi di assolvere tutti gli obblighi nei confronti dello Stato, ti sobbarchi l’enorme pressione fiscale attualmente in essere nel nostro paese e cerchi di rispettare le regole, il meglio che possa accaderti è di trovarti in mezzo a un mare di guai.
Secondo il Ministro del Lavoro Poletti, tre mesi di vacanza dalla scuola sarebbero troppi e un mese più che sufficiente. L’ha dichiarato recentemente, durante un convegno sui fondi sociali europei tenutosi a Firenze.
Posso capire che Renzi e i suoi Ministri confidino in quella parte d’italiani che ancora vogliono sperare che esista qualcosa di vero in ciò che viene sciorinato come assoluta verità. Sono certa però, che persino i più resistenti stanno constatando che l’aria fritta non s i mangia e che a fine mese non serve a pagare le bollette.
Istruzione dal un lato e diverse possibilità lavorative dall’altro, concessero agli italiani di poter guardare oltre, di poter immaginare un futuro diverso dai campi da coltivare e da arare, e di poter stabilire una vita diversa per la prole che, a buon diritto, avrebbe potuto avere le stesse possibilità di vita dei figli di chi in città aveva sempre vissuto. Nel “sogno comunista”, una delle caratteristiche era rappresentata proprio dalla pari possibilità di studio per i figli degli impiegati, dei professionisti e degli operai, si da renderli uguali pur provenendo da stati sociali assolutamente diversi.
Chiediamoci ora perché nessun partito politico si riferisce a un elettorato di oltre 4 milioni di persone, i disabili appunto, che secondo recenti stime del Censis sono destinati a superare i 5 milioni di persone entro il 2020.
Renzi ha si innovato la politica italiana, ma nel senso peggiore del termine. Ha sconvolto il centro sinistra, lasciando gli elettori basiti di fronte a misure economiche, fiscali e politiche fuori da qualsiasi logica di sostegno delle fasce deboli.
Non è facile diventare un paese corrotto come l’Italia eppure ci siamo riusciti, paradossalmente a suon di Leggi. A dimostrazione del fatto che, se si vuole, si può cambiare un sistema nella sua interezza. Dipende in che senso ovviamente. Da noi, si cambia sempre nel senso peggiore del termine.
La recente elezione di Tsipras in Grecia ha fatto gioire intere popolazioni, compresa la nostra, in virtù del fatto che n molti hanno creduto che le sue promesse elettorali avrebbero aperto il campo a un ribaltamento dell’attuale sistema politico ed economico che avrebbe interessato, con effetto domino, altre nazioni europee.
E’ stato solo un colpo di mano. Un modo per uscire dall’impasse politica e civile in cui il premier Renzi si era cacciato a furia di andare contro se stesso o meglio, contro ciò che appariva essere almeno fino al giorno in cui non è stato designato Presidente del Consiglio.
5 milioni di euro messi in campo dal Ministero dei Beni Culturali per la realizzazione di un brutto sito internet con contenuti solo in Italiano nei giorni prossimi all’apertura di un Expo internazionale con qualche spot pubblicitario, no, non si può accettare. Potrei comprendere una spesa simile se, parallelamente, lo stesso Ministero sfoderasse finanziamenti per il comparto nazionale che invece viene costantemente privato di sostegni
Parliamoci chiaramente: è palese come Renzi non faccia un solo passo senza prima incontrarsi con Berlusconi. Lo fa ogni volta che c’è da prendere una decisione importante, vuoi per la nuova Legge elettorale, che sarà a quanto sembra peggiorativa del Porcellum, o quando c’è da decidere il nome del Presidente del Consiglio piuttosto che decidere come realizzare la Riforma del Sistema fiscale
Il popolo non conta più nulla ed è gravissimo, perché si è lasciata a briglia sciolta la componente politica, che non ha trovato di meglio da fare che appropriarsi indebitamente di un potere ormai assoluto che toglie diritti a tutti e premia solo chi delinque, palesemente.