Legittima difesa: verso l'armistizio
Con grande civiltà e senso delle istituzioni si sono confrontati gli schieramenti parlamentari: quelli che sparano di giorno e quelli che sparano di notte.
Per tutto il giorno da destra è stato un violento bombardamento di emendamenti disperatamente contrastato dalle contraeree di sinistra tra le quali si registravano gravi diserzioni.
Accerchiati da ogni parte i cinque stelle cercavano una manovra di ritirata ma la strada risultava impedita dalle milizie fedeli al Cavaliere che si lanciavano al galoppo in una guerra Santanchè.
Fu lanciato Razzi e ci fu una strage.
Nella carneficina risultante furono quasi tutti sterminati tranne pochi che ne uscirono sani e Salvini.
A fine giornata il Parlamento in seduta plenaria, dopo una bella doccia e una spruzzata di cipria, si ritrovava in trattoria da Cencio davanti a un piatto fumante di fettuccine e un bicchiere di vino per cantare stornelli e articoli di legge a rima baciata molto sboccacciati...
Ridiamo, è meglio...
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