Utilizzare le scimmie per studiare, e verificare, il livello di tossicità dei gas di scarico: è questa l'accusa che la stampa statunitense prima, e quella tedesca poi, hanno lancoatp contro due colossi dell'industria automobilistica: Volkswagen, Damler e BMW.

Immediata la reazione di BMW: "Il Bmw Group non conduce studi su animali". Damler e Volkswagen invecem hanno confermato e Volkswagen si è affrettata a "Scusarsi per l'errore scientifico commesso", ammesso che si possa parlare di "errore".

In pratica, da quanto si è appreso dalle testate USA e tedesche, a cominciare da Bild, sembra che nel Maggio del 2015, un gruppo di 10 scimmie giavanesi sia stato rinchiuso in una vetrina, all'interno di un laboratorio di Albuquerqe, nel New Mexico - e poi sarebbe stato loro fatto inalare, per quattro ore, una miscela di aria e gas di scarico, il tutto mentre veniva proiettato su uno schermo un cartone animato, per tenere tranquilli i poveri animali.

Le scimmie sono rimaste in vita, ma non si conosce il loro stato di salute.

A promuovere questo studio, un'associazione europea - fondata nel 2007 dalle stesse Damler, BMW e Volkswagen, e poi sciolta - che si occupava della ricerca per la salute e l'ambiente nel settore dei trasporti. Attraverso questa associazione, era stato stipulato un contratto con il Lovelace Respiratory Research Institute.

Secondo quanto riportato dai media, sulla vicenda esiste anche un dossier pubblicato dal New York Times.

Per il presidente della Bassa Sassonia, Stephan Weil - che rappresenta il maggiore azionista del gruppo di Wolfsburg - si tratta di pratiche "assurde e ributtanti" 

Klaus Kronaus, numero uno dell'associazione tedesca contro gli esperimenti sugli animali, ha affermato: "Le scimmie sono animali che hanno bisogno di muoversi molto, già tenerle ferme per 4 ore corrisponde a una tortura. Il gas di scarico ha poi messo a rischio la loro salute"

Questa sperimentazione deriva dall'allarme che si era scatenato dopo la diffusione, nel 2012, di uno studio pubblicato dall'OMS, secondo il quale i gas di scarico sarebbero cancerogeni. Le industrie automobilistiche protagoniste di questa vicenda quindi, volevano dimostrare come questa possibilità fosse remota.

Non è tutto: la vicenda ha tratti ancora più inquietanti...Da uno scambio di email di cui il Bild è venuto in possesso, si evince anche come, il 31 Ottobre 2013, si sia parlato anche di sottoporre a questo test anche alcune cavie umane volontarie.