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Volendo continuare ad analizzare la crisi internazionale che stiamo vivendo, sarà necessario ancora una volta, fare un passo indietro. Ma non troppo lontano. Ad un certo punto, gli Stati Uniti ebbero come Presidente Ronald Reagan. Era un attore mediocre, ma riuscì a farsi votare in una nazione ove tutto è possibile. Fu di Reagan l'idea della "deregulation". nessuno ne parla più, ma all'epoca, molti sperarono che scherzasse.
Quando si parla della crisi economica che il nostro Paese attraversa da qualche tempo con risvolti sempre più inquietanti, si continua ad iniziare sempre ogni frase con “L’attuale crisi Italiana…”.Ma la crisi Italiana, non è “attuale”. Lo è in quanto la viviamo nei giorni attuali, ma ha radici antiche, ed è ciò di cui nessuno parla.
In questo giorni, sono milioni le persone che, rientrando nei parametri descritti – a volte non troppo chiaramente – si ritrovano ad attivare un iter con l’attesa di ricevere la card più discussa degli ultimi decenni. L’Italia ha conosciuto i tempi dello sviluppo selvaggio delle tesserine magnetiche che hanno preso il posto delle care vecchie banconote. Vent’anni fa, bisognava andare all’estero per comprare un pacchetto di chewingum con la carta di credito o con il bancomat.
Da ogni dove, si parla di una Italia oltre l’orlo della crisi economica. Si contano i giorni per arrivare alla fine del mese, per mettere insieme i soldi del mutuo, per arrivare a poter fare la spesa visti i costi esorbitanti dei generi alimentari, ed ancor più, poter dare energia alle vetture con il pieno carburante dai costi ormai stratosferici.
Ho scelto di non scrivere nulla sull’attuale crisi politica e sulla fine del Governo Prodi. L’ho deciso scientemente, per non formalizzare ed istituzionalizzare una volta di più gli elementi di disturbo che attaccano da sempre il nostro Paese. Parlarne ancora infatti, a mio avviso, è concretizzare ed accettare ulteriormente la nostra condizione sociale e politica, parlandone male ma accettandola poi appieno.
Da tempo ormai la parola "Banche" è entrata nel lessico degli Italiani e non solo. Si parla però non di servizi proposti alla clientela, quanto invece di soprusi più o meno palesi.Interessi sui conti correnti, quelli Italiani, ai più alti livelli mondiali. Ogni cliente di qualsiasi banca infatti, spende una media di circa 180 € l'anno solo per la tenuta in essere del proprio conto corrente.E’ da qualche tempo che frequentando l’ avvocato napoletano Alfonso Luigi Marra, che è stato anche parlamentare europeo ed oggi è Presidente dell’Associazione per la difesa dei Cittadini nelle cause contro le Banche, che ho riflettuto sul fatto che fin dalla nascita della Repubblica, finanche negli atti del Parlamento (con gli omissis) si è sempre accuratamente nascosto il fatto che la Banca d’Italia sia privata come la gran parte delle altre banche centrali (vedi la Banca Centrale Europea). Queste, sotto gli occhi sfuggenti di governi, politica, magistratura, sindacati ed economisti di regime praticano...
Il Greggio è arrivato a 100€ al barile. AMEN. La finanziaria strozza gli strozzini. Quelli veri, non le Banche, che di strozzinaggio ne sanno moolto più di quei poveri padri di famiglia che, per far mangiare un pò meglio moglie, amante e figli, per arrotondare un pò sullo "stipendio" dignitosamente passato loro dalla Cosca di appartenenza, si sono dovuti inventare la "cresta" e non la CASTA.
Cos'è uno Stato senza i cittadini? Nulla. Cosa sono i cittadini senza lo Stato? La risposta la conosciamo tutti, perchè lo Stato italiano palesemente, sta lasciando alla deriva la motivazione fondamentale della sua stessa esistenz
Al di là dell’ottimismo sbandierato da Ryanair, che vorrebbe invogliare i clienti a tornare a volare ancora prima della fine dell’estate, l’era dei voli lowcost pare volgere al termine.
Quanti di voi conoscono i retroscena della riforma Lorenzin? Tracciati e documentai tutto nel mio libro inchiesta. Pecorelli, l’allora presidente AIFA, volò negli USA con la Ministro Lorenzin, per prendere questo importante incarico, assegnatoci direttamente dagli Stati Uniti: ciò conferma ciò che faccio emergere da anni, e che in pochi capiscono ancora. Le decisioni, in special modo quelle importanti, su economia, fisco, sanità, banche, sicurezza, nel sistema politico ed economico internazionale moderno, non sono prese internamente alle singole nazioni. Esistono trattati, accordi, strategie.