In Tunisia torna lo stato d'emergenza. Gli attentati avvenuti nelle scorse settimane a Sousse, hanno confermato il grave stato di tensione in cui vive la Turchia e i cittadini. Spiegando alla televisione il motivo per cui si è tornati allo stato d'emergenza, il presidente tunisino Beji Caid Essebsi ha detto che l'Isis è alle porte aggiungendo che "la Tunisia sta vivendo circostanze eccezionali che necessitano di misure eccezionali". Un discorso che è servito alla nazione per comprendere appieno le misure adottate dal governo.

La Tunisia ha già vissuto un periodo sotto stretto controllo da parte del governo, avvenuto nel periodo delle sommosse popolari per i diritti civili e l'aumento dei prezzi dei generi alimentari, sommosse che portarono alla fine della dittatura di Ben Ali. Lo stato d'emergenza era durato dal 15 gennaio 2011 al 6 marzo 2014, data in cui era stato revocato. Il periodo di "libertà" è durato poco, anche se, nonostante la revoca, i militari avevano la possibilità di occuparsi della sicurezza e di intervenire con operazioni speciali ai confini di zona del paese, in previsione di situazioni ad alto rischio come quella che il paese sta vivendo.

L'attacco a Sousse ha minato la parvenza di sicurezza che il governo pensava di aver raggiunto dopo il grave attentato al museo del Bardo. Così non è stato e la strage compiuta sulle spiagge di Sousse ha impaurito non solo i turisti, che hanno abbandonato in massa la Tunisia, ma i cittadini stessi che si ritrovano, adesso, a confrontarsi con una minaccia che viene dall'interno.

Intanto il premier Habib Essid ha nominato un nuovo governatore a Sousse. È Fethi Bdira, chiamato a risollevare le sorti della regione e a migliorare il sistema di sicurezza. Secondo i primi risultati dell'indagine sull'attentato del 26 giugno scorso, infatti, sono emersi forti e gravi responsabilità da parte delle autorità che avrebbero dovuto vigilare sulla sicurezza. Grave è stato anche il ritardo nell'intervento delle autorità mentre sulle spiagge gli attentatori sparavano sui turisti.