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Si fa risalire la trattativa al periodo più infuocato nella storia d’Italia in cui troppo spesso sono state fatte brillare cariche enormi di dinamite che hanno fatto a pezzi non solo i corpi di chi la Mafia stava tentando di sconfiggere ma anche quel criterio costituzionale per cui lo Stato dovrebbe essere garante della sicurezza ma anche dello stato di dignità dei cittadini che rappresenta.
Si privano gli esseri della capacità di senso critico, attraverso le varie strategie di propaganda che vanno dalla manipolazione dell’Informazione (la politica la usa da decenni e decenni) o dalla sottomissione a una “regola” che viene venduta per “volere di Dio”. In ambo i casi, per verificare la veridicità di quanto ho appena affermato, basta riflettere su quanto poco spesso chi impone le “regole” o le “leggi” nel mondo clericale come in quello politico, sia aderente alle stesse.
Fermiamoci un momento, per carità. Grillo, poliedrico personaggio nazionale non ben collocabile in quanto non politico, non leader col suo non Movimento non registrato e non facente parte dell’arco costituzionale pur sedendo in Parlamento – l’Italia è davvero il Paese delle Meraviglie come dice Crozza – dati elettorali alla mano a conclusione delle Comunali 2013, ora urla contro la nazione che – ingrati! – non hanno scelto il M5S.
Mai come nel caso Ruby infatti, alla creatività dovuta alla toga dei difensori di colui che da molti è considerato l’indifendibile, si aggiunge l’assoluta incapacità quasi collettiva di una popolazione che forse ha dato alle ortiche l’ultimo sprazzo di coerenza e capacità di comprensione.
Fra Nuovo Ordine Mondiale che si impone al mondo da parte delle potenze internazionali e Comunione e Liberazione che ci impone il suo potere nazionale – ma anche internazionale – non siamo solo circondati: la dittatura è ormai parte integrante di tutti noi.
Marx concluse che la borghesia, essendosi appropriata del “plusvalore” dal momento che poteva – col potere del denaro – essere detentrice quasi unica della possibilità di produrre e di conseguenza creare valore e quindi economia, facesse tutto rubando tale possibilità, letteralmente, al proletariato – da “prole”, unica fonte di valore - che diveniva quindi solo e unicamente risorsa umana da sfruttare.
Le istituzioni – tutte le istituzioni – guardano da un’altra parte. A quanto pare, 500 morti in Italia a causa della disperazione economica, non fanno testo, non portano a generare contromosse a sostegno della popolazione in crisi che, a ben guardare, spesso è più una crisi generata dai malgoverni e da uno Stato ormai palesemente venduto alla corruzione, alla strategia della maggiore vessazione perpetrata ai danni dei cittadini e della massima pressione negativa in ogni ambito possibile e pure impossibile dell’esistenza umana.

Non potremo mai parlare di sviluppo umano e di conseguenza economico, finché non scardineremo noi a forza l’imposizione del dover perdere le nostre vite dietro criteri di mercato che stanno addirittura danneggiando il mercato mondiale che, stressato dalle sue stesse strategie, sta affogando alla penosa ricerca di un nuovo modo per uccidere l’umanità. Un mostro.
Cos'è uno Stato senza i cittadini? Nulla. Cosa sono i cittadini senza lo Stato? La risposta la conosciamo tutti, perchè lo Stato italiano palesemente, sta lasciando alla deriva la motivazione fondamentale della sua stessa esistenz
Al di là dell’ottimismo sbandierato da Ryanair, che vorrebbe invogliare i clienti a tornare a volare ancora prima della fine dell’estate, l’era dei voli lowcost pare volgere al termine.
Quanti di voi conoscono i retroscena della riforma Lorenzin? Tracciati e documentai tutto nel mio libro inchiesta. Pecorelli, l’allora presidente AIFA, volò negli USA con la Ministro Lorenzin, per prendere questo importante incarico, assegnatoci direttamente dagli Stati Uniti: ciò conferma ciò che faccio emergere da anni, e che in pochi capiscono ancora. Le decisioni, in special modo quelle importanti, su economia, fisco, sanità, banche, sicurezza, nel sistema politico ed economico internazionale moderno, non sono prese internamente alle singole nazioni. Esistono trattati, accordi, strategie.