Il cambiamento climatico è molto vicino a casa tua. Pubblicato lo scorso 22 novembre su “Nature Climate Change”, un nuovo studio internazionale sintetizza le conseguenze del riscaldamento delle temperature terrestri che già comunque si conoscono nel bacino mediterraneo.
La lotta contro il cambiamento climatico passa attraverso una tariffazione dei gas ad effetto serra che vengono emessi, e quindi del carbone.
La Co2 o il doppio della pena. Si sapeva già che l’aumento della quantità di gas a effetto serra nell’atmosfera -e in modo particolare di anidride carbonica...
In Alaska nell’area di Anchorage il tempo estivo è subtropicale da settimane. Sui social si rilevano numerosi messaggi di gente che esce di casa con solo un paio di pantaloncini senza maglietta.
Una curiosità: la Finlandia, che è sempre stata la nazione più fredda d’Europa, non ha la tradizione di tenere condizionatori in casa. A causa del caldo attuale, un centro commerciale di Helsinki ha invitato un centinaio di suoi clienti a dormire nelle corsie refrigerate dall’aria condizionata.
Per venti anni il cambiamento climatico era una nozione astratta che si poteva vedere nei progetti scientifici. E’ incredibile come oggi si veda l’ondata di calore in Europa con tutte le caratteristiche di questo riscaldamento climatico”.
La “città sostenibile” é soprattutto una città per ricchi? Stéphane Füzesséry, storico della città, architetto ed urbanista, spiega come ogni volontà di sviluppo urbano sostenibile debba comunque mettersi al servizio dell’inclusione sociale.
Dal risparmio dell’acqua a una maggiore attenzione verso il riciclo: sfatato il mito dei giovani poco sensibili verso la cura dell’ambiente.
Creare 24 milioni di posti di lavoro nel mondo, ecco quello che permetterebbe la lotta per ridurre le emissioni di CO2 -si’ da contenere il riscaldamento climatico al di sotto dei due gradi centigradi, cosi’ come previsto dall’accordo di Parigi del 12 dicembre 2015.
L’OMS riconosce ormai l’inquinamento dell’aria come un “fattore di rischio maggiore” delle malattie con trasmissibili, che sono considerate all’origine del 70% dei decessi nel mondo.