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Ai 41,3 milioni, secondo l'Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati (UNHCR), si aggiungono altri 13,7 milioni di rifugiati e richiedenti asilo fuori dai loro confini: in totale 65 milioni di persone si stanno muovendo in tutto il mondo.
Sono almeno 70 le persone morte annegate giovedì a causa dell'affondamento dell'imbarcazione che li trasportava - in acque internazionali - a 40 miglia dalla città di Sfax in Tunisia.
La situazione a Tripoli resta preoccupante per i civili coinvolti nel conflitto, che negli ultimi giorni ha colpito aree più densamente popolate.
A causa dell’accordo UE-Turchia, circa 12.000 tra uomini, donne e bambini sono attualmente bloccati in condizioni terribili nei cinque hotspot sulle isole greche.
Ambiente, efficienza e trasparenza delle istituzioni europee, R & S, istruzione, evasione fiscale, politiche sociali, migrazione…tante le priorità sollevate.
Decine di migliaia di persone stanno fuggendo dalle violenze nelle regioni del nord-ovest e sud-ovest del Camerun, per cercare rifugio in Nigeria meridionale, nello stato di Cross River, dove prima ancora che nei campi profughi sono stati accolti nelle case delle comunità locali.
“Da sei giorni sulla nave Sea Watch, vi sono 47 persone, tra cui otto minorenni. Sono 47 esseri umani portati in salvo dal Mar Mediterraneo dove nei giorni scorsi hanno perso la vita centinaia di bambini, donne e uomini, e che ora sono ostaggio dell’ennesima disputa politica tra Stati: nessun Paese ha infatti risposto alla richiesta di un porto sicuro fatta dalla Sea Watch"
Dopo il naufragio di cui si è avuta notizia l'altro ieri, altre persone innocenti rischiano in questo momento di perdere la vita se i soccorsi non interverranno immediatamente
"Ogni giorno le persone in movimento devono affrontare la brutalità delle politiche migratorie in vigore”
Molti minori migranti, specialmente quando non accompagnati, sono stati costretti ad affrontare viaggi inimmaginabili.