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Mentre rifugiati, migranti e richiedenti asilo continuano a morire nel Mar Mediterraneo, Medici Senza Frontiere (MSF) e il proprio partner SOS MEDITERRANEE sono costrette a chiudere le operazioni della nave di ricerca e soccorso Aquarius.
La militarizzazione del confine tra Stati Uniti e Messico e il blocco dell’accesso all’asilo per le famiglie in fuga dalle violenze rischia di traumatizzare ulteriormente centinaia di bambini che dopo un viaggio lungo ed estenuante si trovano già in condizioni di grande vulnerabilità.
Più di 100 persone sono morte in un naufragio al largo delle coste libiche una settimana fa, secondo le testimonianze di alcuni superstiti raccolte dalle équipe di Medici Senza Frontiere...
Dal momento dei soccorsi, venerdì 10 agosto, la nostra priorità è stata quella di garantire il benessere delle persone salvate in mare e sbarcarle al più presto in un porto sicuro, come previsto dal diritto internazionale e marittimo, in modo che la nave possa continuare a fornire la necessaria, urgente assistenza umanitaria alle persone che si trovano ancora in pericolo nel Mediterraneo centrale.
Con il continuo aumento del numero di migranti e rifugiati nell’isola di Lesbo in Grecia, la situazione nel campo di Moria sta precipitando nel caos, con scontri e disordini costanti, episodi di violenze sessuali e un peggioramento delle condizioni psicologiche delle migliaia di persone intrappolate nel campo.
Un'altra tragedia del mare: 63 persone risultano disperse dopo che il barcone su cui viaggiavano si è capovolto. A denunciarlo, l'Unhcr in Libia.
Migranti: le politiche UE condannano le persone a essere intrappolate in Libia o ad annegare in mare
I governi europei devono ritrovare il buon senso e mettere fine alle politiche che costringono le persone a rimanere intrappolate in Libia o a morire in mare, è l’appello lanciato da Medici Senza Frontiere (MSF) in occasione del Consiglio europeo.
I bambini di Hodeida - città densamente popolata dove qualsiasi attacco causerebbe quasi certamente una grossa perdita di civili - sono già tra i più duramente colpiti dal conflitto. Nei tre distretti che compongono la città...
Tragico bilancio al largo della Turchia e della Tunisia, dove sarebbero decine i morti, anche bambini, in due distinti naufragi