La crisi economica – ora palesata persino dal Governo del "tutto va bene" – sta strozzando le fasce medie e deboli del Paese. Ricchi sempre più ricchi. Classi medie e fasce deboli sempre più in crisi.

A dare la mannaiata finale, una Manovra Finanziaria correttiva che di corretto ha solo il titolo.

Disabili a cui viene negato l'accesso alle misere provvidenze economiche. Lavoratori con gli stipendi bloccati. Pensioni sempre più lontane da raggiungere.

Si parla e se ne discute. Manifestazioni di piazza stanno in queste ore popolando le strade d'Italia. Organizzazioni di vario genere a sostegno dei Diritti dei cittadini mobilitate per dire NO ad una finanziaria che non solo pressa chi più ha bisogno ma che sostiene ancor più falle del nostro sistema socio politico ed economico: politici ed imprenditori non si accorgeranno nemmeno che è in atto la Manovra.

In tutto questo, come sempre accade, nessuno che pensi di ricordare – ammesso che lo abbiano mai comunicato – che vi sono dei Diritti cui il cittadino può ricorrere in caso si trovi uìin un periodo particolarmente sfavorevole economicamente.

Un esenpio per tutti: all'interno della Direttiva europea sul Credito per i Consumatori – 2008/48/CE  – è prevista in favore di chi abbia contratto un mutuo per l'acquisto della prima casa e che abbiano raggiunto almeno il 60% in rapporto alla rata/reddito, la possibilità di richiedere la sospensione delle rate per un periodo che può andare dai 6 mesi fino ad un anno.

Nessuna spesa aggiuntiva da pagare ne aggravi di interessi.

Perdita del lavoro. Cassa integrazione. Sopraggiunte difficoltà economiche. Un'altro figlio in arrivo. La Comunità europea ha previsto in questi casi di poter richiedere – ed ottenere – un pò di ossigeno per un periodo variabile fino a 12 mesi.

Per poter usufruire di questo slittamento, è sufficente recarsi presso la banca in cui si è acceso il Mutuo. Nient'altro che questo.

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