Nuovo attacco all'Europa. Questa volta ad essere colpita è la capitale della Danimarca, Copenaghen che subisce in poche ore due attenti. Il primo contro un locale che ospitava una conferenza sull'Islam e in ricordo della strage parigina di Charlie Hebdo, nel quale è morto un civile. Il secondo, invece, contro una sinagoga dove tre persone sono rimaste ferite e una di queste, colpita alla testa, è poi deceduta in ospedale. L'uomo ucciso era un ebreo che aveva funzioni di guardiano e aveva il compito di proteggere lo svolgimento della cerimonia religiosa insieme ad agenti delle forze di sicurezza. Grazie alle guardie gli assalitori non sono riusciti ad entrare nella sinagoga.

La sinagoga era piena di invitati che celebravano la maggiore età di una dodicenne. Insieme alla guardia uccisa, ci sono stati due poliziotti ferite alle braccia e alle gambe. È giunto il monito di Benyamin Netanyahu che ha voluto sottolineare il periodo negativo della comunità ebraica in Europa. ''Di nuovo gli ebrei vengono uccisi su suolo europeo solo perchè sono ebrei. Questa ondata di attacchi terroristici continuerà'', aggiungendo poi, ''Israele è la vostra casa''.

Alla conferenza sull'Islam partecipavano anche l'ambasciatore francese in Danimarca Franois Zimeray e il vignettista svedese Lars Vilks, in passato minacciato di morte per aver pubblicato una vignetta satirica in cui Maometto veniva raffigurato con le sembianze di un cane. Probabilmente il bersaglio dell'attentato era proprio il vignettista svedese.

Il presunto attentatore è stato ucciso dalla polizia dopo che aveva sparato su degli agenti vicino alla stazione ferroviaria nel quartiere di Noerrebro. Una lunga notte quella che ha visto gli agenti della polizia danese dare la caccia all'uomo accusato dei due attacchi alla città e che ha mostrato un'Europa ancora vulnerabile di fronte a queste azioni criminali. I cittadini sono stati avvertiti del pericolo che si correva stando al centro della città e sono stati invitati a restare al sicuro mentre era in corso la caccia all'uomo con un notevole schieramento di forze della polizia, tra cui numerosi elicotteri. Dopo l'uccisione dell'uomo, la polizia ha anche confermato che non c'è nessun elemento che garantisce la presenza di una seconda persona.

Forte condanna da parte degli Stati Uniti contro l'attacco a Copenaghen. Un comunicato della Casa Bianca, oltre a porgere le condoglianze ai familiari delle vittime, sottolinea che gli USA sono in stretto contatto con i danesi e sono pronti a dar loro ogni assistenza necessaria alle indagini.

La Danimarca ha innalzato il livello di attenzione al massimo e il premier Helle Thorning-Smith ha affermato che "L'intero paese è in stato di allerta". Drammatiche sono le foto e le immagini che le tv locali che hanno intervistato i sopravvissuti alla sparatoria. Spaventato, uno di loro, ha affermato di essersi nascosto dietro al bar, mentre gli sembrava di vivere in una scena da film.