Sei nella sezione Il Direttore   -> Categoria:  Editoriali  
Collaboratori Mediaset in sciopero: oscurati per poca par condicio…

Collaboratori Mediaset in sciopero: oscurati per poca par condicio…
Autore: Emilia Urso Anfuso
Data: 25/05/2009

 
 

Una notizia che non trapela. Fra le tante. Una notizia da tenere ben oscurata. Che se lo sa la gente cosa accade, mentre i media nazionali sommergono la platea dei contribuenti con la tormenta di polemiche pre elettorali – come d'uso ormai – cui seguiranno, ovvio, le polemiche post elettorali, e con i fatti e misfatti privati del Premier Berlusconi, fra decaloghi e pentaloghi di domande cui tutti si attende invana risposta. E con le notizie sempre più rarefatte che riguardano il sisma in Abruzzo...

 
Accade che, i dipendenti della Videotime di Roma (società licenziataria di Mediaset-Rti che opera nei centri di produzione Palatino e Elios) e che collaborano a trasmissioni quali ad esempio il TG5, Forum e Uomini e Donne, si siano messi a braccia conserte. La motivazione? Una nuova politica "del risparmio" messa in atto dal gruppo Mediaset, che adduce come causa dei tagli economici "l'attuale crisi economica". Tolte quindi le diarie per servizi esterni. Stop ai passaggi di carriera. Drastica diminuzione dei premi di produzione. Ciò che fa riflettere parecchio, è la motivazione addotta:  quella della crisi economica, considerando che proprio il creatore del gruppo Mediaset, l'attuale premier Silvio Berlusconi, annuncia ad ogni piè sospinto, che la crisi è ormai un ricordo, e che bisogna pensare al rilancio economico del Paese. Intanto si tagliano i viveri ai lavoratori, e li si tiene pure in "castigo", non lasciando trapelare nulla del loro – ovvio – scontento.
 
Così, forse forti della contraddizione in termini, i lavoratori hanno deciso di manifestare la loro forte disapprovazione per i drstici tagli al loro emolumento, fermandosi per un intero giorno, lo scorso 22 Maggio. Chissà cosa avrà pensato il solerte Ministro Brunetta, lui che dello sciopero regolamentato ha fatto una normativa a vessillo di un governo che minaccia tempeste a chi pretende di avvalersi del diritto di manifestare il proprio scontento di lavoratore. Anche questo non è dato sapere. Buio. Silenzio. Nessuna dichiarazione.
 
Nessun giornalista Mediaset ad intervistare questi collaboratori, già abituati ad operare dietro le quinte. Invisibili. In tutto e per tutto. Nessuna nota e nessun onore di cronaca. Hanno scioperato e nessuno de n'è acccorto. O meglio: nessuno ha fatto si che la notizia prendesse un minimo spazio  nei palinsesti televisivi o all'interno delle testate giornalistiche. Oltretutto, ciò che più di ogni altra cosa ha fatto sbottare i lavoratori in questione, sono certe esose parcelle pagate nel primo trimestre 2009 ad altri colleghi del gruppo, che lavorano dietro le quinte di altre trasmissioni. Un esempio? 1300 euro per una aggiustatina ai capelli, durante una puntata di Forum  in cui era ospite la conduttrice Barbara D'Urso.
 
Ed ancor peggio, la diaria di ben 700 euro, per il parrucchiere che liscia le chiome della conduttrice del programma, Rita Dalla Chiesa. Cifre esose, esageratamente. Che non collimano con la motivazione della crisi economica addotta a scusa per pagar meno altri dipendenti. Certo, risulta difficile pensare ad un reale dissesto economico del Gruppo. Ed appare scoraggiante apprendere il fatto che, pur essendo stato creato un comunicato stampa che parlava dell'evento, si sia deciso poi in extremis, di non mandarlo in onda per "motivi di tempo".
 
E come è immaginabile, nulla si sa del post sciopero di questi dipendenti, che probabilmente avranno ricevuto qualche rassicurazione verbale, che non garantirà nulla di sostanziale nelle decisioni prese e già messe in atto. Per una volta ancora, si perde la posibilità di credere ad un Sistema trasparente, che operi allo scopo di informare realisticamente la nazione. E riflettete sul fatto che questi lavoratori e la loro oscura protesta, molto somigliano alla vicenda al vetriolo di quella par condicio operata solo a parole, e che nell'attualità, presenta le falle di una non volontà di dare pari opportunità a tutti. Politici, impiegati, contribuenti, anziani. Il Paese va a senso unico ormai.
 

La cosa abnorme, è che nessuna tendenza politica fa qualcosa di concreto per ristabilire un giusto ordine delle cose. A meno di qualche anziano militante, che rischia ancora la vita con i suoi scioperi della fame e della sete, per aprire le menti e le coscenze di tutti. A buon intenditor…




Cosa ne pensi?
Login
Inserisci il tuo username e la tua password per loggarti.
Username:


Password:

Remember me:

Non sei ancora iscritto?
Diventa subito uno sComunicato!

Dimenticata la password?
Clicca qui



aaaa

Per commentare l'articolo occorre essere loggati e rispettare la netiquette del sito.


Se sei registrato effettua il login dal box qui a sinistra.

Se ancora non sei registrato fallo cliccando qui
I commenti:

Commento 1)
La redazione ed il direttore hanno piacere di rispondere ai commenti dei nostri lettori. Facci sapere cosa ne pensi dell'articolo. La tua opinione è per noi importante.

Commento di: emilia.urso Ip:83.73.103.204 Voto: 7 Data 19/04/2024 13:55:34

Sei iscritto su Facebook, Twitter o G+?
Commenta e condividi l'articolo direttamente.

Login
Inserisci il tuo username e la tua password per loggarti.

Username:


Password:

Remember me:

Non sei ancora iscritto?
Diventa subito uno sComunicato!

Dimenticata la password?
Clicca qui

 
Iscrizione newsletter
Inserisci il tuo indirizzo email

Vuoi cancellarti?
Clicca qui
 
 
Search
Ricerca articolo
Ricerca
Dove
Da data
A Data:
Tipo ricerca:
Almeno una parola

Tutte le parole
 
 
Petizioni
Facciamo sentire la nostra voce
Dimettiamoci dalla carica di Cittadini Italiani

Cos'è uno Stato senza i cittadini? Nulla. Cosa sono i cittadini senza lo Stato? La risposta la conosciamo tutti, perchè lo Stato italiano palesemente, sta lasciando alla deriva la motivazione fondamentale della sua stessa esistenz



Data:10/08/2013
Categoria:Politica e Governo
Obbiettivo:50000 firme

 
Correlati in Editoriali

Autore: Editoriale del direttore - Emilia Urso Anfuso
Data: 18/05/2020
Indagine Covid-19 - parte V - Trattati, accordi, riforme e omissioni

Quanti di voi conoscono i retroscena della riforma Lorenzin? Tracciati e documentai tutto nel mio libro inchiesta. Pecorelli, l’allora presidente AIFA, volò negli USA con la Ministro Lorenzin, per prendere questo importante incarico, assegnatoci direttamente dagli Stati Uniti: ciò conferma ciò che faccio emergere da anni, e che in pochi capiscono ancora. Le decisioni, in special modo quelle importanti, su economia, fisco, sanità, banche, sicurezza, nel sistema politico ed economico internazionale moderno, non sono prese internamente alle singole nazioni. Esistono trattati, accordi, strategie.

Leggi l'articolo

Autore: Editoriale del direttore - Emilia Urso Anfuso
Data: 14/05/2020
Videogames: il governo sostiene le startup del settore

Una sorpresa inaspettata è arrivata con il varo del tanto atteso “Decreto rilancio”: sostegni alle startup che sviluppano videogiochi. In particolare, ai commi dal 15 al 21 dell’articolo 46 del decreto, in tema di sostegni alle startup innovative, si delinea un vero e proprio fondo – denominato First Playable Fund - che sarà creato per sostenere economicamente lo sviluppo del settore.

Leggi l'articolo

Autore: Inchiesta del direttore - Emilia Urso Anfuso
Data: 14/05/2020
Indagine Covid-19 - Parte IV - diffusione nella bassa lodigiana: i dubbi sul depuratore

Ai tempi della Sars il mondo scientifico internazionale concordò su un punto: la diarrea è un veicolo di trasmissione da non sottovalutare, perché fu la causa del contagio nel 20% dei casi. A causa delle scariche di feci molli in pazienti che avevano contratto la malattia, un focolaio di Sars esplose a Hong Kong nel complesso residenziale di Amoy Gardens. Portare le mani alla bocca o agli occhi, dopo una scarica di diarrea, è uno dei fattori di contagio, eppure non se ne parla in maniera diffusa.

Leggi l'articolo

Autore: Intervista del direttore - Emilia Urso Anfuso
Data: 13/05/2020
Intervista ad Andrea Vianello - Ogni parola che sapevo

“Ogni parola che sapevo”, edito da Mondadori e nelle librerie dal 21 Gennaio. L’ha scritto il collega Andrea Vianello, ex direttore di Rai3 e noto al pubblico per aver condotto, dal 2004 al 2010, la trasmissione televisiva Mi manda Rai3, oltre ad Agorà, Enigma, La strada della verità, il TG2 e infine Rabona nel 2018, trasmissione che ha condotto fino a poco prima che avvenisse il suo dramma, raccontato con umanità e lucidità, tanto da farti sentire dentro la carne e nella profondità dell’anima le sue emozioni.

Leggi l'articolo
GERENZA: Gli Scomunicati - L'informazione per chi non ha paura e chi ne ha troppa - PluriSet timanale nazionale - Reg. Tribunale di Roma N° 3 del 21 Gennaio 2014
Testata ideata e diretta da Emilia Urso Anfuso. Note legali.  Per informazioni commerciali e per entrare in contatto con la redazione potete chiamare lo 06 92938726 (Tel. e Fax) -