Sei nella sezione Mondo   -> Categoria:  Globalizzazione  
Nel nome del Male…

Nel nome del Male…
Autore: Emilia Urso Anfuso
Data: 22/06/2012

Da che mondo è mondo, l'essere umano si contorce nel corso dell'esistenza, in una permanente lotta fra il concetto del Bene e del Male. Il Bene e il Male, sono alla base di ogni cosa. Non ce ne accorgiamo, ma ogni azione, pensiero, sogno, sensazione, emozione passano attraverso il setaccio dei due concetti fondamentali della vita.

Il nostro operato, di conseguenza, viene giudicato dal mondo esterno e circostante, sempre prendendo come parametri irrinunciabili, anche se del tutto concettuali, il Bene ed il Male.

C'è da dire che, un tempo questi concetti erano bene o male rientranti in una sorta di lista di ciò che è accettabile e ciò che lo è meno all'interno dei contesti sociali ed a seconda del territorio e quindi della latitudine in cui si vive.

Così, se per alcuni qualcosa è assolutamente immorale e quindi rientrante nel concetto di Male, per altri – ad altre latitudini – la stessa cosa, la stessa azione viene percepita come assolutamente ammissibile e di conseguenza accettata dalla comunità.

Se ne evince di conseguenza, che i concetti di Bene e Male, assumono connotazioni diverse a seconda del momento storico, sociale e politico, a seconda della collocazione territoriale ed anche, fondamentalmente, a seconda dello sviluppo di una data popolazione attraverso la propria storia.

Per comprendere meglio come concettualmente si possa giocare sui due concetti a seconda di ciò che si vuole ottenere, rammento spesso un periodo storico – collocabile fra il 1100 ed il 1500 – in cui la Chiesa Cattolica, mise in atto un vero e proprio genocidio ai danni di chiunque non si professasse rigidamente aderente all'ortodossia cattolica: la cosidetta "Santa inquisizione".

Il "Bene" a quel punto non rientrava in nessuna logica coerente, eppure per alcuni secoli, il grande Male umano fu vissuto come l'ira di Dio (…) che si abbatteva sugli eretici. Pensare che, nell'ortodossia cattolica, si promuoveva – secondo i personaggi del Clero dell'epoca – la parola di Cristo...

Non risulta da nessuna parte in effetti, ed è alla portata di tutti, che il Gesù descritto nei Vangeli mandasse al rogo chiunque obbiettasse le sue tesi. Né che alla base della sua parola, vi fossero fondamenti di razzismo, negazione dei diritti umani né tantomeno della libertà altrui.

Ma tant'è…

Chi è morto arrostito sul rogo per il solo fatto di non essere aderente alle troppe parole di uomini malvagi travestiti dalla parola Bene, avranno forse – poco prima di esalare l'ultimo respiro – scoperto la grande menzogna dell'essere umano che, se in posizione dominante nei confronti di altre e tante persone, decide a seconda del proprio estro e della propria convenienza, quali contenuti dare al Bene ed al Male.

Oggi, viviamo in una costante metamorfosi dei due concetti che si inseguono ed amalgamano al punto tale da non comprendere più alcuna differenza che, efficacemente, possa far comprendere quali azioni e pensieri possano essere collocati all'interno di uno dei due concetti.

Oltretutto, in special modo in quelle zone del mondo cosiddette "sviluppate", questa inosservanza continua, questo rimestamento totale del Bene e del Male, fanno degli uomini attuali, persone senza una base solida e una conoscenza di ciò che può – più o meno – essere accettabile.

Accettabile almeno, da ciò e coloro che si ha più vicini. Dal momento che poi, come scritto all'inizio, ognuno percepisce il Bene ed il male a seconda di criteri del tutto riconsiderabili.

Nei paesi del terzo mondo, in cui la società vive ancora spesso in aggregazioni semplici e rurali, la consapevolezza del Bene e del Male è ancora percepita come tale, e ome tale ne vengono rispettati – o meno – i valori.

Fondamentalmente nel mondo occidentale soprattutto, oggi viviamo tutti un po' nel nome del Male. In considerazione di ciò, basta riflettere su un argomento vicino ad ogni singolo cittadino delle nazioni. La negazione dei diritti fondamentali. Che, è bene ricordarlo, non sono legati solo – ad esempio - ai diritti politici attraverso l'espressione del voto o alla libertà individuale che in alcuni regimi dittatoriali attualmente in essere, vengono negati palesemente.

Se guardiamo a noi, alle nazione occidentali "democratiche", l'alienazione costante dei diritti umani gioca un grande ruolo nella perversa manifestazione della negazione costante di libertà e diritti attraverso la parola "democrazia", talmente svilita ormai nel concetto fondamentale e svuotata totalmente di qualsiasi effetto benefico per la massa, da apparire orribilmente contraria al significato originario.

Ed altra cosa su cui riflettere, è una costante ormai entrata a far parte stabilmente delle società civili democratiche: il tessuto istituzionale sempre più legato a concetti di illegalità, che manda a frsi benedire qualsiasi eventuale rimasuglio di quel concetto di democrazia di cui appunto, si parla troppo per poi in effetti vederla compiere nei fatti.

La soluzione allo scempio umano, basato sulle caratteristiche di un male estremo perpetrato ai danni delle popolazioni, non può che essere un ritrovato senso del Bene e dell'applicazione costante e metodica dello stesso, attraverso una riforma che, prima di essere costituzionale, penetri nelle menti di ognuno al fine di far scaturire quelle due grandi parole che ormai mancano forse anche dai maggiori dizionari internazionali e che sarebbero: onestà e legalità.

Tutto ciò che non ne è conforme, ci fa vivere tutti, nel nome del Male.




Cosa ne pensi?
Login
Inserisci il tuo username e la tua password per loggarti.
Username:


Password:

Remember me:

Non sei ancora iscritto?
Diventa subito uno sComunicato!

Dimenticata la password?
Clicca qui



aaaa

Per commentare l'articolo occorre essere loggati e rispettare la netiquette del sito.


Se sei registrato effettua il login dal box qui a sinistra.

Se ancora non sei registrato fallo cliccando qui
I commenti:

Commento 1)
La redazione ed il direttore hanno piacere di rispondere ai commenti dei nostri lettori. Facci sapere cosa ne pensi dell'articolo. La tua opinione è per noi importante.

Commento di: emilia.urso Ip:83.73.103.204 Voto: 7 Data 24/04/2024 05:33:28

Sei iscritto su Facebook, Twitter o G+?
Commenta e condividi l'articolo direttamente.

Login
Inserisci il tuo username e la tua password per loggarti.

Username:


Password:

Remember me:

Non sei ancora iscritto?
Diventa subito uno sComunicato!

Dimenticata la password?
Clicca qui

 
Iscrizione newsletter
Inserisci il tuo indirizzo email

Vuoi cancellarti?
Clicca qui
 
 
Search
Ricerca articolo
Ricerca
Dove
Da data
A Data:
Tipo ricerca:
Almeno una parola

Tutte le parole
 
 
Petizioni
Facciamo sentire la nostra voce
Dimettiamoci dalla carica di Cittadini Italiani

Cos'è uno Stato senza i cittadini? Nulla. Cosa sono i cittadini senza lo Stato? La risposta la conosciamo tutti, perchè lo Stato italiano palesemente, sta lasciando alla deriva la motivazione fondamentale della sua stessa esistenz



Data:10/08/2013
Categoria:Politica e Governo
Obbiettivo:50000 firme

 
Correlati in Globalizzazione

Autore: Redazione Scientifica
Data: 27/06/2019
Onesta': uno studio svela quanto lo siamo

L’onestà è stata molto studiata da psicologi ed economisti, ma raramente nella vita reale, e mai in 40 Paesi tutti insieme.

Leggi l'articolo

Autore: Remy Demichelis - Redazione Attualita'
Data: 31/05/2019
Ricchezza e competenza non vanno sempre a braccetto

Per sembrare competente quando non lo sei, ci vuole un sacco di coraggio. E per avere quel coraggio, l'appartenenza a una classe benestante può aiutare?

Leggi l'articolo

Autore: Primo Mastrantoni - Redazione Politica
Data: 29/05/2019
Stati Uniti d'Europa: il caso Huawei

L'Unione fa la forza. E' un antico proverbio comprensibile a tutti, lapalissiano, diremmo. Quanto più un gruppo è compatto tanto più si riescono ad ottenere risultati.

Leggi l'articolo

Autore: Cav. Dott. Claudio S. Martinotti Doria
Data: 17/01/2017
Dietro il grande esperimento di lotta al contante in India ci sono gli USA

Come recitava un diffuso detto popolare “il diavolo fa le pentole ma non i coperchi”, qualche errore lo si commette sempre, soprattutto quando si ha la supponenza di pretendere di prevedere le reazioni di esperimenti così cruenti e su una popolazione particolare, eterogenea e numerosa come quella indiana

Leggi l'articolo
GERENZA: Gli Scomunicati - L'informazione per chi non ha paura e chi ne ha troppa - PluriSet timanale nazionale - Reg. Tribunale di Roma N° 3 del 21 Gennaio 2014
Testata ideata e diretta da Emilia Urso Anfuso. Note legali.  Per informazioni commerciali e per entrare in contatto con la redazione potete chiamare lo 06 92938726 (Tel. e Fax) -