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Come la politica ha fatto perdere autorevolezza allo Stato

Come la politica ha fatto perdere autorevolezza allo Stato
Autore: Emilia Urso Anfuso
Data: 26/09/2012

 

Ciò cui stiamo assistendo, da cittadini spettatori / attori dei fatti di cronaca che coinvolgono da protagonisti tutti i partiti politici negli scandali, negli atti di corruzione, nei furti di denaro pubblico utilizzato per scopi personali, nelle clientele, nelle omissioni di atti di ufficio, non porta solo ad un notevole livello di criticità del sistema politico ormai evidente a tutto.

Queste querelle divenute oramai palesemente il tessuto sdrucito di un settore - quello della politica – che per decenni ha proclamato se stessa come unica detentrice di poteri che consentissero ai propri appartenenti agevolazioni possibilità illimitati e del tutto impropri, ha scatenato un'altra criticità che appare maggiormente ambigua e grave, in considerazione del fatto che, gli scandalosi comportamenti dei componenti politici in Italia hanno portato giù con sé anche lo Stato Italiano che oggi, ha perso autorevolezza nei confronti dei cittadini.

Autorevolezza è cosa diversa dall'autorità. In quanto l'autorità corrisponde ai livelli gerarchici che di grado in grado ne assumono l'accezione. L'autorevolezza invece, viene riconosciuta da persone altre.

In pratica: si riconosce autorevolezza se quell'ente, quella organizzazione, quello Stato- attraverso azioni autorevoli compiute senza alcuna ombra di disonestà – diviene concretamente ineccepibile attraverso le azioni svolte nel contesto di appartenenza, al punto che l'opinione pubblica nazionale ed internazionale non possano che riconoscerne globalmente l'efficacia ed il comportamento esemplare.

Accade invece, che proprio quel mondo che dovrebbe essere il polo operativo dello Stato, il biglietto di visita, l'immagine, scomponga del tutto questo criterio facendo perdere autorevolezza allo stesso Stato di cui dovrebbe essere il sostegno ed il braccio destro.

La disaffezione dei cittadini nei confronti della politica a causa del livello allarmante di corruzione, vessazioni ai danni dei cittadini, utilizzo di denaro pubblico per alimentare ricchezze private, fa si che di conseguenza la popolazione non riconosca più autorevolezza allo Stato. Criticità massima all'interno di sistemi già fallaci e che rischiano di non aver più modo di riappropriarsi di un qualsiasi livello di rispettabilità.

Come può oggi lo Stato italiano, infliggere condanne amministrative – ad esempio – a cittadini cacciati a forza nella disperazione economica capitata solo a causa di provvedimenti vessatori e del tutto ambigui, scatenati dall'ormai riprovevole istituzione pubblica di una "crisi" che a quanto pare sceglie sempre di far compagnia alla popolazione cosiddetta "comune"?

Come può lo Stato farsi forte della propria autorevolezza nei confronti della popolazione se la gestione di ogni comparto istituzionale è ormai solo fonte di inchieste, scandali quotidiani riportati dalle cronache internazionali ed ambiguità di ogni sorta?

Non può infatti. E la notizia è proprio questa.

Stante l'attuale scandalosa situazione che vede protagonisti ormai un po' tutti i componenti del mondo politico, che sono poi quelli che legiferano per la Comunità - senza mai osservare però le stesse Leggi che creano – lo Stato italiano di fronte ai propri cittadini, appare del tutto paralizzato e privo di qualsiasi autorevole efficacia.

Può infatti oggi come oggi lo Stato italiani imporre regole comportamentali, chiedere l'osservanza delle Leggi, richiedere ulteriori "sacrifici" di fronte alla lampante situazione immorale che risiede ormai stabilmente negli ambienti "elitari" della nazione?

No.

I legali rappresentanti dello Stato, si sono resi rei dei misfatti più abbietti. Rendendo di conseguenza reo lo Stato nei confronti dei cittadini. Che non ha più autorevolezza e nemmeno autorità da far rispettare, in quanto non è rispettabile nessuno e nulla che in maniera spregiudicata e pubblica, agisca solo al fine di garantirsi benessere illimitato attraverso il costante utilizzo di vessazioni di ogni genere ai danni dei cittadini.

Rispetto chi mi rispetta. E' una regola universale. Incontrovertibile. Che dovrebbe essere la base fondamentale di qualsiasi organizzazione piramidale a qualsiasi livello ed in qualsiasi punto del globo.

Aver premuto troppo sul pedale dell'assunzione indebita di potere, ha massacrato autorità ed autorevolezza. Consegnando le autorità ad un popolo ormai forte del potere dei vessati per scopi impropri.

Un omicida non può certo sedere al posto di un magistrato e giudicare un altro omicida. Così un ladro. Uno spacciatore. Un corrotto o un corruttore. E' stato così per anni, nella realtà dei fatti. Abbiamo dovuto sopportare di avere come componenti di governi goderecci grandi evasori fiscali (lo stesso attuale Ministri Passera lo è) gente con alle spalle imprese fallite. Firmatari di assegni andati in protesto. Persone che hanno bellamente ignorato qualsiasi normativa in atto.

La differenza però oggi è determinata da un fatto: l'opinione pubblica, la cittadinanza, quel "popolo sovrano" che appariva addormentato, se non drogato da un sistema fallace, oggi sembra aver finalmente preso atto – e tutto insieme – di come non si possa sopportare oltre. Di come si debba uscire a forza tutti insieme da una situazione che è ormai al limite della rivolta civile.

La presa d'atto del crollo dell'autorevolezza istituzionale, può essere il punto di arrivo di un ragionamento comune che rimetta a posto conseguentemente, il caos spregevole di cui tutti siamo stati vittime.

Palla al centro: si ricominci la partita. Alla pari, con pari dignità, diritti e doveri. Il solo modo di compensare gli scompensi odiosi scatenati da una corsa – permessa in primis proprio dallo Stato – che ha permesso a pochi di ottenere quel potere che, torno a ripetere spesso, non fa mai rima con Democrazia.

Se lo Stato ha davvero volontà di ritrovare la propria autorevolezza e di conseguenza di poter ancora svolgere la propria funzione decisionale nella quotidianità della cittadinanza, faccia 100 passi indietro, chieda scusa e compia quelle azioni che per troppo tempo sono state negate ai cittadini onesti: faccia piazza pulita del sistema politico ormai decaduto al di sotto del livello più basso della dignità umana che ha reso disperata la condizione di troppi onesti cittadini. Colpevoli solo di una cosa: temere il senso improprio di "potere" coltivato con il sostegno "autorevole" ed autoritario dello Stato.
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Data:10/08/2013
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