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Mario Monti e i protocolli dei Savi di Sion

Mario Monti e i protocolli dei Savi di Sion
Autore: Emilia Urso Anfuso
Data: 30/12/2012

 

La notizia che il summit dei cosiddetti “centristi” in qualche modo capitanati dal Premier Mario Monti si è tenuto – in grandissimo segreto – presso la sede delle “Religiose di Nostra Signora di Sion” a Roma, mi ha fatta sobbalzare sulla poltrona. Prima di tutto, perché già il fatto che il summit di un gruppo politico in odore di elezioni si debba tenere in segreto, è di per se una notizia. In secondo luogo, perché la scelta della sede, può rappresentare un elemento fondamentale nel puzzle intricatissimo che oggi, anche “grazie” all’avvento di Mario Monti – vero potente e stratega a livello internazionale – sullo scenario politico nazionale e mondiale, rappresenta un livello avanzato nel progredire di un sistema di potere che ad alcuni di noi fa aggiungere tassello a tassello, fino a svelare verità altrimenti occultate alle grandi masse.

Quando Monti si insediò sotto forma di premier “tecnico”, capitò che per la prima volta in assoluto, anche se en passant, nel sottopancia del telegiornale serale su Rai1 si potesse leggere la scritta “Mario Monti, membro del Bilderberg Group….” Per la prima volta, il Bilderberg Group, una delle lobby più potenti del mondo, veniva nominata e di conseguenza svelata alla massa. O almeno, a quella massa che riuscì a recepire l’informazione ed a collocarla fra quei dati importantissimi per la soluzione di una serie di elementi fondanti la stessa umanità e le organizzazioni deputate al suo controllo.

Il giorno dopo l’insediamento di Monti, scrissi e fu pubblicato questo articolo: “Mario Monti e il Nuovo Ordine Mondiale” che attualmente è fra gli articoli più letti, cliccati pubblicati e diffusi sul web. L’interesse internazionale su questo tema si sta diffondendo, ed è un bene che sia così.

Il Bilderberg, il CFR, la Trilateral ed anche Bruegel, il think tank fondato dallo stesso Monti nel 2005 a Bruxelles, ci riportano storie di gestione, controllo, supervisione dell’umanità intera attraverso l’amministrazione dei grandi capitali mondiali e del potere, ma quello vero. Quello che appunto fino ad oggi non ha mai pensato lontanamente di svelarsi né tantomeno di far parlare di se stesso. Nel corso dei secoli, abbiamo pensato – perché ci hanno indotto a pensare – che coloro che effettivamente detengono un grande potere sono quei personaggi – pubblici – che tutti abbiamo modo di conoscere proprio per la loro ricchezza e la loro potente capacità di influire sulla politica e sulla gestione socio economica di uno o più paesi del mondo. Berlusconi è stato – e in qualche modo è – uno di questi personaggi, che nella realtà dei fatti però ha un potere molto moderato rispetto a personaggi presentati come “semplici” professori che nella realtà dei fatti, comandano a bacchetta plotoni di Berlusconi nel mondo.

Ciò che è accaduto non solo in Italia ma nel mondo intero in special modo a cavallo fra il 2011 ed il 2012, è qualcosa che noi, considerati persino da molti veri e propri cospirazionisti, non possiamo che leggere come lo svelarsi di verità sempre taciute ed oggi rivelate al pari di una vera e propria apocalisse che, è bene sapere, non significa demolizione quanto invece rivelazione.

L’apocalisse è in atto e chi ha occhio ed orecchie per vederla e sentirla può accedere a tutte le informazioni desiderate.

Il fatto che il summit centrista si sia tenuto a Roma presso le Suore di Sion, la dice molto lunga sulla realtà economico politica che stiamo effettivamente vivendo.

Qualcuno di voi conoscerà i protocolli dei Savi di Sion. Questi documenti, creati nel 1905 dalla Okhrana , la polizia segreta zarista, furono diffusi al fine di attribuire alla comunità ebraica una cospirazione in atto tesa al controllo totale del mondo. Si cercò cioè, attraverso questi documenti fatti “fuoriuscire” segretamente, di gettare addosso alla comunità ebraica la colpa di aver messo addirittura per iscritto come riuscire a dominare il mondo rendendo schiavi tutti i cittadini del pianeta.

In pratica, un falso documentale, che dal 1920 – anno in cui i protocolli furono svelati e diffusi attraverso i media internazionali – incontrano un grande interesse in ogni nazione, non solo per ciò che politicamente ed economicamente essi hanno comunque provocato nel mondo, ma anche – pur ammettendone la falsità – per i tanti spunti di riflessione che possono realisticamente far apprendere come l’essere umano messo in posizione di predominanza sulle masse possa effettivamente mettere in atto una serie di strategie atte al suo controllo totale.
Da notare che, se i protocolli furono "svelati" al mondo nel 1920 le organizzazioni lobbistiche più potenti del mondo furno fondate proprio a quell'epoca, come nel caso del CFR fondato nel 1921 a New York. Evidentemente, un periodo storico papitante, in tutti i sensi.

Fino a pochissimo tempo fa, qualsiasi documento o articolo che parlasse di questi temi, veniva preso dalla maggior parte dei lettori cosiddetti “comuni” come frutto di paranoie e fantasie di cospirazione. Io stessa ho dovuto combattere non poco negli anni per far metabolizzare una realtà che oggi appare molto meno fantastica ad un numero maggiore di lettori di vario livello culturale.

Le Suore di Sion, dove il summit ha avuto luogo, sono una congregazione fondata nel 1843 da Théodore Marie Ratisbonne, componente di una famiglia di banchieri ebrei divenuto sacerdote. Singolare la motivazione a monte della creazione della congregazione: a quanto riporta la storia, il fratello Alphonse Marie, gli rivelò un giorno di aver avuto una apparizione della Madonna mentre sostava all’interno della chiesa di Sant’Andrea delle Fratte a Roma. Questo bastò a Theodore Marie per porre la regola per la creazione della congregazione delle Suore di Sion che hanno come funzione fondamentale, quella di promuovere il dialogo fra le religioni.

Possiamo quindi leggere una motivazione quasi logica alla scelta del luogo del summit, senza per questo esser tacciati di manie di cospirazione.

Il potere si svela - ed ecco l’apocalisse – e dovendo scegliere il miglior posto dove decretare la propria rivelazione, sceglie la sede di una congregazione di missionarie del dialogo interreligioso (interculturale).

Che poi alla parola Sion – che molto più tranquillamente è il nome del monte dove troviamo Gerusalemme – si possa affiancare la storia e le trame dei protocolli dei savi di Sion che al loro interno descrivono come controllare il mondo attraverso la gestione economica, può far riflettere un po’ oltre, volendolo, sull’attualità dei cambiamenti comunque palesemente in atto, sia in tema sociale che economico e politico mondiale.

Volendo poi del tutto abbattere qualsiasi ipotesi grandiosa di poteri e sottomissioni – e per prendere in considerazione in maniera poliedrica tutte le possibili visioni dello stesso tema – possiamo dire che non c’è poi nulla di così segreto, visto che ne stiamo parlando…

Chiunque stia leggendo questo articolo, è quindi libero di trarre le proprie riflessioni. Che in ogni caso, non cambieranno la realtà che forse tutti un giorno, saremo messi in grado di conoscere.
Protocollo dei Savi di Sion (documento integrale in PDF)

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