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L’Italia è una Repubblica (s)fondata sull’alienazione dei diritti civili

L’Italia è una Repubblica (s)fondata sull’alienazione dei diritti civili
Autore: Emilia Urso Anfuso
Data: 06/04/2013

 

Repubblica . L'Italia è una Repubblica. Che sarà mai questa Repubblica, che significa, cos'è, a che serve? La Repubblica – dal Latino "Res Publica" = Cosa Pubblica – è la forma di Governo scelta dallo Stato italiano in Illo tempore.

La "Cosa pubblica" quindi, è tutto ciò che ci appartiene in ordine di diritti, doveri, organizzazioni sociali, economiche, politiche. E' la Cosa nostra. Bel distinta per concetto a quell'altra Cosa Nostra che nessuno ambirebbe avere al Governo eppure, bizzarro pensare che Repubblica sia Cosa Pubblica e Cosa Nostra e che la Mafia per antonomasia sia appellata come Cosa Nostra

A quanto pare, quando si tratta di cose pubbliche diventano non più cose di tutti e per tutti ma solo cose di qualcun altro fino a giungere alla complessità di azioni e metodi che giungono a privare i quasi tutti di qualsiasi cosa sia fondamentale all'esistenza.

La Cosa Pubblica in Italia è diventata Cosa Loro. Casa Nostra è diventata Casa Loro. CasaLeggio…(No, non ci azzecca niente: quella è "Casa Gaia" ma il mondo lo scoprirà probabilmente nel 2046 ammesso che il pianeta non imploda prima…)

Tornando al tema: "chissà perché" i padri costituenti pensa che ti ripensa, sognarono di creare una Repubblica fondata su: lavoro, libertà, dignità, diritti e pure qualche dovere/diritto. Chissà…

Forse perché sapevano che una nazione salda, equilibrata, in evoluzione sociale ed economica non poteva prescindere da questi criteri basilari? Forse perché, avendo ancora nelle orecchie e negli occhi i rumori e le visioni di una guerra che tutto aveva distrutto, sapevano che per ricostruire bisognava sostenere Diritti inalienabili che compiono poi quel miracolo chiamato "sviluppo" che fa bene a tutti: cittadini, Istituzioni, equilibri internazionali…

Dal 1946 ad oggi, del sogno iniziale dei nostri padri costituenti, abbiamo vissuto solo la distruzione.

Come ogni grande Riforma, essa non solo non è mai stata avviata realmente ma ha costretto tutti a sopportare l'alienazione di ciò che all'atto pratico abbiamo potuto solo leggere – nella migliore delle ipotesi – su un libretto chiamato "Costituzione Italiana".

Siamo onesti : quando mai la nostra nazione si è davvero fondata sul lavoro, la dignità, l'equità e la libertà individuale? Quando ricordate di poter raccontare di un periodo storico che nel nostro paese non parli di cittadini succubi, istituzioni corrotte, alienazione dei diritti fondamentali e tutto l'armamentario che ci ha portato a questo ambiguo capitolo finale (si spera…)

Mai.

Abbiamo solo parlato, e parlato e parlato…Di dignità, democrazia, diritti

Ma parlandone, abbiamo perso il senso della realtà, come sempre accade quando di certi criteri e temi si parla fino a straparlarne.

Oggi, non possiamo che arrenderci di fronte all'evidenza: l'Italia è (s)fondata sulla corruzione, l'alienazione dei diritti civili, la non messa in pratica di uno solo degli articoli di quel sogno mai concretizzato chiamato Costituzione Italiana.

Se fosse diversamente, non avremmo persone che si suicidano per dignità. Oscena e perversa sentenza di accusa per tutti i personaggi che fino ad oggi e nei decenni hanno affollato inutilmente – per la cittadinanza – quegli ambienti che dovevano essere fucine di progetti a sostegno dei diritti che pensavamo e consideravamo fossero davvero inalienabili.

Quando in un paese fallito le istituzioni invece di sospendere per un periodo, ad esempio l'invio delle bollette delle utenze fondamentali o quello osceno davvero delle cartelle più o meno pazze di Equitalia almeno ai cittadini di fascia debole mentre gli stessi personaggi istituzionali fanno melina sul da farsi sulle troppe oscene agevolazioni di cui usufruiscono, sul non concederci nemmeno più il diritto al loro dovere di formare un Governo magari pure degno – finalmente – di questo nome, sia chiaro a tutti che dei cittadini, dei loro diritti e della loro cita a "loro" non frega niente. Non è mai fregato niente.

A questo punto però, continuare ad attendere che il peggior nemico della popolazione tragga tutti fuori dai guai è perverso: è la popolazione che, con uno scatto di dignità deve comprendere che non ci sarà soluzione alla tragedia già in atto fino a quando non saremo noi a dettare regole.

E le regole si dettano solo se si recupera una capacità: quella di unirsi da Nord a Sud, da cittadini convinti che la vita di ognuno ha un valore altissimo e che solo insieme, compatti e convinti, si potrà chiedere a gran voce a chi ha sbagliato di andarsene, a chi chiede ancora il sangue attraverso denaro che non c'è più di smetterla di vessare la popolazione e trovare in altro modo le risorse spesso rubate in maniera aberrante e a chi pensa che "un mese in più uno in meno" in questa situazione di alta gravità, sia lo stesso, di tornare a casa propria invece di giovare al deputato

L'italia ha un'urgenza, prioritaria su tutte: i cittadini che si sveglino da un torpore che minaccia la vita di tutti. Solo dopo il risveglio collettivo, potremo parlare di Riformare il sistema. Solo dopo…

Creative Commons License
L'Italia è una Repubblica (s)fondata sull'alienazione dei diritti civili by Emilia Urso Anfuso is licensed under a Creative Commons Attribution-NonCommercial-NoDerivs 3.0 Unported License.
Based on a work at http://www.gliscomunicati.com/content.asp?contentid=2562.




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Cos'è uno Stato senza i cittadini? Nulla. Cosa sono i cittadini senza lo Stato? La risposta la conosciamo tutti, perchè lo Stato italiano palesemente, sta lasciando alla deriva la motivazione fondamentale della sua stessa esistenz



Data:10/08/2013
Categoria:Politica e Governo
Obbiettivo:50000 firme

 
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