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Cavalli a Roma, Salone dell'Equitazione e dell'Ippica

Cavalli a Roma, Salone dell'Equitazione e dell'Ippica
Autore: Nostra Inviata Giulia Perconti
Data: 26/04/2014

 

Per un attimo potresti anche pensare di essere nel Wyoming: cappelli da cowboy, stivali e speroni, gilet con le frange e musica country. Addirittura, cavalli e mandriani che sfidano il bestiame. L'ambientazione è proprio quella da Wild West, ma in realtà siamo molto più vicini a casa: Nuova Fiera di Roma, a due passi da Fiumicino.

Circa duemila splendidi animali sono i protagonisti di Cavalli a Roma, Salone dell'Equitazione e dell'Ippica. Tre giorni (25,26 e 27 aprile) dedicati interamente agli amici a quattro zampe che da millenni ci accompagnano verso il "progresso": i cavalli. Cinque interi padiglioni per ospitare gare, esibizioni, spettacoli ed esposizioni. Oltre ai classici stand (dove, fidatevi, potete trovare davvero di tutto) perché, si sa, business is business.

Gli eventi sono davvero moltissimi: dal pony reining, disciplina americana che prevede l'esecuzione di stesse manovre in successione diversa, al dressage, molto più elegante e "classico". Ma parliamo anche di gimkana western, monta da lavoro, agility e molto altro.

Per chi avesse intenzione di comprare un cavallo, ItaliAlleva (Associazione Italiana Allevatori) offre un ampio spaccato di razze nostrane: Maremmano, Bardigiano, Cavallo Romano, Salernitano, Murgese, Haflinger, Tolfetano e, perché no, anche i tenerissimi asini Sardi, alti quanto un bambino.

Che voi siate intenditori o meno, non importa. Se lo siete, benvenuti a casa. Potrete concludere buoni affari, tifare quel cavallo che, lo sapete, di classe ne ha tanta, trovare qualche idea innovativa e magari allargare i vostri orizzonti. Se volete solo passare una giornata diversa, magari portare i bimbi a divertirsi, siete nel posto giusto. Fategli accarezzare i pony, giocate con loro ai cowboy e, perché no, fate loro provare l'emozione del battesimo della sella!

Insomma, c'è tanto da vedere, tanto con cui divertirsi, ma, a mio avviso, anche tanto su cui riflettere. Perché forse potrebbe piacervi l'idea di una vita senza traffico e semafori. Una vita che segua solo i tempi della natura, e quindi davvero "a misura d'uomo". Scoprire il mondo dei cavalli vuol dire veramente scoprire da dove veniamo.

Cos'eravamo fino a un secolo fa, prima delle macchine, dei motori e delle tecnologie. Guidiamo automobili tutti i giorni; ci affidiamo a questi complessi ammassi di ferro, sempre più "intelligenti", più moderni. E ci sentiamo evoluti e sicuri. Spesso, soddisfatti di possederle. Provate a salire su un cavallo, a fare anche solo qualche passo insieme a lui. Sono sensazioni che non possono essere spiegate. Ma vi renderete conto di cosa vuol dire davvero "intelligenza". Non è ferro, non è un motore. E' un essere (splendido) che respira, vive e pensa.

Certo, è pericoloso. Forse ancora più pericoloso della guida di una macchina, perché qui ci sono due cervelli e due volontà a confrontarsi.  Ma nonostante ciò, vi farà sentire estremamente vivi.

I cavalli sembrano parlarci di un mondo passato, ormai in declino. Roba vecchia. Invece l'Italia (ma basterebbe dire anche il Lazio, o anche solo Roma) è piena di persone meravigliose che vi convivono e anche bene. Per tutti, è una passione. Non sono soldi, non sono affari. Prima c'è una questione d'amore verso questi meravigliosi animali. Che, oltre all'agricoltura, l'allevamento e il turismo, ci aiutano anche nella medicina. Basti pensare all'ippoterapia; guardate cosa riesce a fare un cavallo con una persona disabile.

I tempi che corrono sono quelli che sono. "C'è la crisi", lo diciamo tutti. Il mondo degli smartphone e dei social ci stressa, ci butta a fondo. Tornare a vivere completamente come cento, duecento anni fa sarebbe impossibile e, forse, neanche giusto. Ma possiamo provare a riscoprire qualcosa delle nostre origini, del mondo che ci siamo voluti lasciare alle spalle. 

La prossima domenica non portate i bambini nei centri commerciali o al cinema. Fate qualche chilometro in più e andate in campagna. Fateli giocare a pallone, fateli mangiare sull'erba. E, perché no, portateli in un maneggio.

Insegnate loro che quelle persone che vivono tra i cavalli e le galline non sono dei pazzi, non sono degli "antichi". Sono persone che forse, avranno qualche soldo in meno, ma probabilmente saranno anche più felici.

 




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