Sei nella sezione Il Direttore   -> Categoria:  Editoriali  
L'arte del dissenso

L'arte del dissenso
Autore: Il DIrettore: Emilia Urso Anfuso
Data: 27/06/2014

Il grande Filosofo, matematico, saggista e pacifista gallese Bertrand Russel, amava ripetere: “Non smettete mai di dissentire, di protestare, di far valere le vostre ragioni. Siate sempre una voce fuori dal coro

Certamente, ai suoi tempi – parliamo della metà dell’800 – queste riflessioni erano assolutamente originali e realmente “fuori dal coro” considerando che all’epoca la società era nettamente suddivisa fra aristocrazia e povera gente e che la classe media non era esattamente classificata e forse nemmeno collocabile in un comparto certo.

Oggi come oggi, seppur siano molte le voci di dissenso su molti temi civili che abbracciano a 360° il tema dei diritti umani, bisogna analizzare come la gente utilizzi la libertà di dissentire e quali siano gli effetti concreti di questo dissentire costante, su tutto e tutti.

Nel nostro paese, siamo passati da decenni in cui la popolazione – almeno apparentemente – non esercitava il criterio del dissenso nei confronti della cosiddetta “classe dirigente” a periodi infuocati in cui, in special modo i giovani, hanno realizzato vere e proprie rivoluzioni sociali in nome del dissenso e della protesta contro le istituzioni e i diktat da esse imposti alla popolazione.

Un criterio su cui riflettere alquanto, è quello per cui a maggior profusione di parole e slogan su un tema sociale specifico, non corrisponda mai la realizzazione di misure ed atti concreti tali da risolvere le questioni su cui tanto si dibatte.

Il dissenso, se non generato da riflessioni profonde e discussioni atte ad argomentarlo, non può che generare sterile violenza verbale senza costrutto: se si vuol dissentire concretamente contro azioni che di fatto assoggettano la popolazione alla negazione dei diritti umani, si deve anche esser ben consapevoli e capaci di sapere come dissentire e perché.

Molto spesso invece, ciò che accade in nazioni come la nostra, è passare dal totale lassismo di froonte a vere e proprie infamie contro la popolazione, che permette alle classi dirigenti di spadroneggiare indisturbati sulle vite di milioni di persone, allo scagliarsi violentemente contro non solo le classi dirigenti ma su chiunque si aggiri nel raggio di pochi metri. Ma è un dissentire sterile. Sterile rabbia.

Questo infatti, non è dissentire in maniera coerente e pratica: è solo la violenza che scaturisce dal dover prendere atto di aver scelto di esser fessi per una vita intera. Forse sperando di potersi fare i propri affari col beneplacito delle istituzioni.

Poiché però, è chiaro ormai, le istituzioni degli ultimi decenni palesano non aver tanto a cuore le esistenze dei cittadini comuni quanto le proprie, ecco che – in un degenerare di criteri sconnessi – interi settori umani, come risvegliatisi d’un tratto da uno stato soporoso profondo, nel prendere atto di essere stati turlupinati al punto da aver perso persino il diritto di dissentire oltre che di vivere dignitosamente, non trovano altra soluzione che di scagliarsi – in maniera però del tutto sterile – nei confronti dei “malfattori” di turno.

A nulla serve questo tipo di dissenso che altro non è se non scontro senza alcun tipo di riflessione.

L’arte del dissenso, richiede innanzitutto di avere la capacità critica di rendersi conto degli accadimenti. Di saperli catalogare, mettere in ordine di priorità e poi, di utilizzare questa conoscenza per esercitare in maniera concreta e propositiva il diritto al dissenso.

Solo così si può dialogare con coloro che, di fatto, sono artefici di molti danni che oggi pesano sulle sole spalle e tasche della maggior parte della popolazione.

Sappiate che è sempre possibile fermarsi e riparare le falle. Organizzare gruppi di lavoro fra cittadini che sappiano schematizzare i danni sociali sapendo anche trovare le priorità – cosa spesso non facile – aiuterebbe persino i personaggi istituzionali a lavorare meglio. O a ritrovare la voglia di fare il proprio mestiere; la vorare per il paese e non contro.

 




Cosa ne pensi?
Login
Inserisci il tuo username e la tua password per loggarti.
Username:


Password:

Remember me:

Non sei ancora iscritto?
Diventa subito uno sComunicato!

Dimenticata la password?
Clicca qui



aaaa

Per commentare l'articolo occorre essere loggati e rispettare la netiquette del sito.


Se sei registrato effettua il login dal box qui a sinistra.

Se ancora non sei registrato fallo cliccando qui
I commenti:

Commento 1)
La redazione ed il direttore hanno piacere di rispondere ai commenti dei nostri lettori. Facci sapere cosa ne pensi dell'articolo. La tua opinione è per noi importante.

Commento di: emilia.urso Ip:83.73.103.204 Voto: 7 Data 20/04/2024 04:18:53

Sei iscritto su Facebook, Twitter o G+?
Commenta e condividi l'articolo direttamente.

Login
Inserisci il tuo username e la tua password per loggarti.

Username:


Password:

Remember me:

Non sei ancora iscritto?
Diventa subito uno sComunicato!

Dimenticata la password?
Clicca qui

 
Iscrizione newsletter
Inserisci il tuo indirizzo email

Vuoi cancellarti?
Clicca qui
 
 
Search
Ricerca articolo
Ricerca
Dove
Da data
A Data:
Tipo ricerca:
Almeno una parola

Tutte le parole
 
 
Petizioni
Facciamo sentire la nostra voce
Dimettiamoci dalla carica di Cittadini Italiani

Cos'è uno Stato senza i cittadini? Nulla. Cosa sono i cittadini senza lo Stato? La risposta la conosciamo tutti, perchè lo Stato italiano palesemente, sta lasciando alla deriva la motivazione fondamentale della sua stessa esistenz



Data:10/08/2013
Categoria:Politica e Governo
Obbiettivo:50000 firme

 
Correlati in Editoriali

Autore: Editoriale del direttore - Emilia Urso Anfuso
Data: 18/05/2020
Indagine Covid-19 - parte V - Trattati, accordi, riforme e omissioni

Quanti di voi conoscono i retroscena della riforma Lorenzin? Tracciati e documentai tutto nel mio libro inchiesta. Pecorelli, l’allora presidente AIFA, volò negli USA con la Ministro Lorenzin, per prendere questo importante incarico, assegnatoci direttamente dagli Stati Uniti: ciò conferma ciò che faccio emergere da anni, e che in pochi capiscono ancora. Le decisioni, in special modo quelle importanti, su economia, fisco, sanità, banche, sicurezza, nel sistema politico ed economico internazionale moderno, non sono prese internamente alle singole nazioni. Esistono trattati, accordi, strategie.

Leggi l'articolo

Autore: Editoriale del direttore - Emilia Urso Anfuso
Data: 14/05/2020
Videogames: il governo sostiene le startup del settore

Una sorpresa inaspettata è arrivata con il varo del tanto atteso “Decreto rilancio”: sostegni alle startup che sviluppano videogiochi. In particolare, ai commi dal 15 al 21 dell’articolo 46 del decreto, in tema di sostegni alle startup innovative, si delinea un vero e proprio fondo – denominato First Playable Fund - che sarà creato per sostenere economicamente lo sviluppo del settore.

Leggi l'articolo

Autore: Inchiesta del direttore - Emilia Urso Anfuso
Data: 14/05/2020
Indagine Covid-19 - Parte IV - diffusione nella bassa lodigiana: i dubbi sul depuratore

Ai tempi della Sars il mondo scientifico internazionale concordò su un punto: la diarrea è un veicolo di trasmissione da non sottovalutare, perché fu la causa del contagio nel 20% dei casi. A causa delle scariche di feci molli in pazienti che avevano contratto la malattia, un focolaio di Sars esplose a Hong Kong nel complesso residenziale di Amoy Gardens. Portare le mani alla bocca o agli occhi, dopo una scarica di diarrea, è uno dei fattori di contagio, eppure non se ne parla in maniera diffusa.

Leggi l'articolo

Autore: Intervista del direttore - Emilia Urso Anfuso
Data: 13/05/2020
Intervista ad Andrea Vianello - Ogni parola che sapevo

“Ogni parola che sapevo”, edito da Mondadori e nelle librerie dal 21 Gennaio. L’ha scritto il collega Andrea Vianello, ex direttore di Rai3 e noto al pubblico per aver condotto, dal 2004 al 2010, la trasmissione televisiva Mi manda Rai3, oltre ad Agorà, Enigma, La strada della verità, il TG2 e infine Rabona nel 2018, trasmissione che ha condotto fino a poco prima che avvenisse il suo dramma, raccontato con umanità e lucidità, tanto da farti sentire dentro la carne e nella profondità dell’anima le sue emozioni.

Leggi l'articolo
GERENZA: Gli Scomunicati - L'informazione per chi non ha paura e chi ne ha troppa - PluriSet timanale nazionale - Reg. Tribunale di Roma N° 3 del 21 Gennaio 2014
Testata ideata e diretta da Emilia Urso Anfuso. Note legali.  Per informazioni commerciali e per entrare in contatto con la redazione potete chiamare lo 06 92938726 (Tel. e Fax) -