Sei nella sezione Mondo   -> Categoria:  Cronaca dal Mondo  
MsF - Sud Sudan: urge pi? assistenza e protezione per la popolazione intrappolata nella violenza

MsF - Sud Sudan: urge pi? assistenza e protezione per la popolazione intrappolata nella violenza
Autore: Ufficio Stampa Medici Senza Frontiere Italia
Data: 15/12/2015

Ricevuto dall'Ufficio Stampa di medici Senza Frontiere Italia

SUD SUDAN: urge più assistenza e protezione per la popolazione intrappolata nella violenza

MSF: dopo due anni di combattimenti, nello stato di Unity una crisi umanitaria con tassi di malnutrizione allarmanti

A dicembre di due anni fa scoppiava il conflitto in Sud Sudan e i combattimenti iniziati nella capitale Juba si diffondevano rapidamente in tutto il paese. Lo Stato più colpito dalle violenze è però quello di Unity - nel nord del Paese, al confine col Sudan – dove la popolazione civile vive in condizioni terribili, i tassi di malnutrizione sono allarmanti e la necessità di accesso alle cure mediche non è mai stata così urgente. In occasione di questo triste anniversario, Medici Senza Frontiere (MSF) chiede il rispetto della popolazione civile e un aumento urgente della risposta umanitaria internazionale.

Nello Stato di Unity, la popolazione civile è presa ripetutamente di mira e sottoposta a livelli estremi di violenza, tra cui stupri, rapimenti, estorsioni, saccheggi ed esecuzioni. I bisogni umanitari più urgenti sono l'assistenza alimentare e il supporto nutrizionale. Nel mese di novembre e dicembre, le cliniche mobili di MSF nelle Contee di Leer e Mayendit hanno riscontrato alti livelli di malnutrizione.

A Thonyor, MSF ha esaminato 322 bambini di cui il 4,9% sono risultati gravemente malnutriti. La situazione è particolarmente preoccupante a Kak, dove il 5,6% dei 515 bambini sottoposti a screening sono gravemente malnutriti”, spiega Federica Nogarotto, direttore supporto alle operazioni di MSF Italia. “Questi bambini hanno urgente bisogno di cure mediche e nutrizionali costanti. Senza assistenza alimentare, loro e molti altri probabilmente non sopravvivranno”.

Nonostante gli elevati bisogni umanitari, nelle zone più colpite - nel sud dello Stato di Unity - non c'è stata una presenza costante e adeguata delle agenzie umanitarie. L’insicurezza costante ha costretto MSF e altre agenzie a evacuare più volte dalla Contea di Leer nel corso dell’anno. Vi è un urgente bisogno di una forte azione umanitaria nel sud dello Stato di Unity per questo MSF sta aumentando la propria risposta medica ed è attualmente l'unico attore umanitario con una presenza costante sul terreno.

Nel mese di aprile 2015, a seguito di una recrudescenza degli scontri, migliaia di civili sono stati costretti a fuggire nella boscaglia circostante, paludi o nel Centro per la Protezione dei Civili (PoC) delle Nazioni Unite a Bentiu. Oggi quasi 600.000 persone sono sfollate nello Stato di Unity. La popolazione del PoC di Bentiu è passata da circa 45.000 persone a maggio 2015, a circa 106.000 a novembre.

Nemmeno il personale e le strutture di MSF sono stati risparmiati dagli attacchi: sono cinque i membri dello staff di MSF uccisi quest’anno.  “La popolazione ha urgente bisogno di essere protetta, perché soffre immensamente a causa dei combattimenti di cui è vittima. Allo stesso modo chiediamo il rispetto delle strutture mediche e del personale sanitario”, aggiunge Federica Nogarotto.

Il Sud Sudan rappresenta oggi la più grande missione di MSF, con più di 2.900 persone di staff nazionale e più di 300 operatori internazionali che rispondono a una vasta gamma di emergenze mediche che vanno dal trattamento dei feriti di guerra e delle vittime di violenza, alla malnutrizione, alla malaria, al colera e al kala azar. MSF fornisce assistenza sanitaria gratuita e di alta qualità attraverso 18 progetti in sette dei 10 stati del paese e nella zona amministrativa speciale di Abyei.

******

TESTIMONIANZE

 

A Bentiu, una donna sulla cinquantina, fuggita da Leer:

Il conflitto è scoppiato tra gruppi armati, ma sta colpendo la popolazione civile. Gli uomini armati rubano il bestiame e uccidono le persone. Stanno anche violentando donne e ragazze, che spesso vengono rapite. E dopo la violenza ti uccidono [...]. Ogni volta che trovano qualcuno a Leer, lo uccidono. Bruciano le case. Non ci sono più mucche, niente cibo, niente. È per questo che siamo venuti al campo (PoC) a Bentiu. Le persone che sono ancora nelle paludi moriranno di fame

 

A Nyal, un giovane uomo fuggito da Leer:

Gli sfollati nella boscaglia non hanno cibo. Tutte le scorte alimentari sono finite. Una donna disperata voleva andare al villaggio per cercare da mangiare. Sulla strada è stata violentata. Ora è paralizzata dalla paura ed è nascosta nella boscaglia. E’ troppo spaventata per muoversi di nuovo”.

 

A Leer, un uomo sulla trentina:

Da due anni temiamo per la nostra vita e viviamo nascosti nelle paludi. Lasciamo il villaggio alle 6 del mattino e ci nascondiamo nelle paludi fino alle 6 del pomeriggio. Stiamo tutto il tempo in acqua, anche fino al collo. Dobbiamo mettere i bambini sulle spalle, altrimenti annegano. Quando il sole tramonta, torniamo al nostro villaggio e troviamo le nostre case bruciate e saccheggiate. Non rimane nulla e ci mettiamo alla ricerca di cibo. Se siamo fortunati riusciamo a mangiare qualcosa”.

 




Cosa ne pensi?
Login
Inserisci il tuo username e la tua password per loggarti.
Username:


Password:

Remember me:

Non sei ancora iscritto?
Diventa subito uno sComunicato!

Dimenticata la password?
Clicca qui



aaaa

Per commentare l'articolo occorre essere loggati e rispettare la netiquette del sito.


Se sei registrato effettua il login dal box qui a sinistra.

Se ancora non sei registrato fallo cliccando qui
I commenti:

Commento 1)
La redazione ed il direttore hanno piacere di rispondere ai commenti dei nostri lettori. Facci sapere cosa ne pensi dell'articolo. La tua opinione è per noi importante.

Commento di: emilia.urso Ip:83.73.103.204 Voto: 7 Data 16/05/2024 15:44:39

Sei iscritto su Facebook, Twitter o G+?
Commenta e condividi l'articolo direttamente.

Login
Inserisci il tuo username e la tua password per loggarti.

Username:


Password:

Remember me:

Non sei ancora iscritto?
Diventa subito uno sComunicato!

Dimenticata la password?
Clicca qui

 
Iscrizione newsletter
Inserisci il tuo indirizzo email

Vuoi cancellarti?
Clicca qui
 
 
Search
Ricerca articolo
Ricerca
Dove
Da data
A Data:
Tipo ricerca:
Almeno una parola

Tutte le parole
 
 
Petizioni
Facciamo sentire la nostra voce
Dimettiamoci dalla carica di Cittadini Italiani

Cos'è uno Stato senza i cittadini? Nulla. Cosa sono i cittadini senza lo Stato? La risposta la conosciamo tutti, perchè lo Stato italiano palesemente, sta lasciando alla deriva la motivazione fondamentale della sua stessa esistenz



Data:10/08/2013
Categoria:Politica e Governo
Obbiettivo:50000 firme

 
Correlati in Cronaca dal Mondo

Autore: Redazione Esteri
Data: 27/05/2020
Traffico di droga: le società fantasma dei cartelli messicani

La rete più articolata, e che riguarda uno degli importi più elevati da record, è stata scoperta dall'Unità di informazione finanziaria (FIU) del Tesoro nel 2014.

Leggi l'articolo

Autore: Redazione Esteri
Data: 14/05/2020
Afghanistan: attacco a un reparto maternità di Kabul

I primi momenti della vita di un neonato dovrebbero trascorrere tra le braccia di sua madre, non in un ospedale in fiamme con proiettili e bombe che piovono...

Leggi l'articolo

Autore: Redazione Cronaca
Data: 08/05/2020
Allarme Interpol: droga consegnata domicilio con il cibo

Le organizzazioni criminali stanno ricorrendo ai servizi di consegna di cibo per trasportare la droga e altre sostanze illecite, mentre i Paesi sono in preda al lockdown a causa della pandemia globale di Covid-19. 

Leggi l'articolo

Autore: Di Luca De Rossi - Redazione Esteri
Data: 07/05/2020
Coronavirus: in Olanda aumenta l'uso di cannabis a causa dell'isolamento forzato

Il consumo di cannabis in Olanda e’ aumentato durante la crisi causata dall’avvento del coronavirus.

Leggi l'articolo
GERENZA: Gli Scomunicati - L'informazione per chi non ha paura e chi ne ha troppa - PluriSet timanale nazionale - Reg. Tribunale di Roma N° 3 del 21 Gennaio 2014
Testata ideata e diretta da Emilia Urso Anfuso. Note legali.  Per informazioni commerciali e per entrare in contatto con la redazione potete chiamare lo 06 92938726 (Tel. e Fax) -