Uno dei timori che si hanno durante il periodo della gestazione, è quello di poter contrarre la Toxoplasmosi. E' un'infezione, spesso asintomatica, che solo negli Stati Uniti ogni anno colpisce circa 60 milioni di persone. Per quando riguarda la situazione nel nostro paese, è stato stimato che 5 donne su 1000 contraggono questa particolare infezione proprio durante i nove mesi di attesa.

I nove mesi della gravidanza, rappresentano un periodo molto particolare e delicato nella vita di ogni donna. Il corpo cambia aspetto e l'organismo ha necessità di essere rispettato e curato quanto e più di prima. E' necessario cambiare stile di vita ma anche, fare attenzione a non contrarre certe malattie che possono essere molto pericolose per il nascituro.

Uno dei timori che si hanno durante il periodo della gestazione, è quello di poter contrarre la Toxoplasmosi. E' un'infezione, spesso asintomatica, che solo negli Stati Uniti ogni anno colpisce circa 60 milioni di persone. Per quando riguarda la situazione nel nostro paese, è stato stimato che 5 donne su 1000 contraggono questa particolare infezione proprio durante i nove mesi di attesa.

Cos'è la Toxoplasmosi?

Il Toxoplasma altro non è se non un protozoo – un microrganismo unicellulare che fa parte del mondo animale – che normalmente vive come parassita di uccelli e mammiferi. Questo protozoo emette feci che può rilasciare su verdure crude o carni quindi, l'ingestione dei cibi contaminati può dare luogo all'infezione.

La Toxoplasmosi si contrae attraverso l'ingestione delle feci depositate dal protozoo Toxoplasma

Non tutti i gatti sono portatori di Toxoplasmosi

I gatti sono spesso affetti da Toxoplasmosi asintomatica, e possono essere veicoli di trasmissione si questo tipo d'infezione. Bisogna però sfatare la convinzione che essi siano tutti e in ogni caso, veicolo di contagio. Se il micio di casa non ha l'abitudine di girare per le strade e se ha un'alimentazione basata su cibi di tipo industriale – quindi non mangia carni e altri alimenti preparati e cotti in casa – è praticamente impossibile che il gatto possa essere stato aggredito dal protozoo portatore di infezione.

Il problema legato alla Toxoplasmosi quindi, è che nella maggior parte dei casi essa non da luogo a sintomi evidenti oppure, sono di lieve entità tanto che possono essere associati ad altri malanni di poco conto. A volte, uno dei segnali che possono far pensare di aver contratto l'infezione, si evidenzia attraverso il rigonfiamento delle ghiandole linfatiche, in special modo quelle che si trovano nel cavo delle ascelle o ai lati del collo.

Abbassamento delle difese immunitarie e gravidanza

In quasi tutti i casi di infezione da Toxoplasmosi, la cura è…Attendere che faccia il suo corso e scompaia dal nostro organismo. Così come è arrivato, il virus se ne andrà

Diverso il caso di persone che hanno le difese immunitarie in deficit o di donne che sono in gravidanza. In quest'ultimo caso infatti, il pericolo è che se non curata, l'infezione si trasmetta al bambino che deve nascere e che presenterà – nella migliore delle ipotesi - una forma congenita di Toxoplasmosi che potrebbe essere difficile da debellare e costringere i medici a sottoporre il neonato a cure anti Toxoplasmosi che potrebbero prolungarsi perfino per tutto l'arco del primo anno di vita.

Negli Stati Uniti la Toxoplasmosi è la seconda causa di decesso fra le malattie di origine alimentare

Se la mamma contrae il virus è possibile che lo trasmetta al feto attraverso la placenta e se l'infezione è di grave entità, si può arrivare a danneggiare il feto con patologie neurologiche, malformazioni di varia natura, danni agli occhi e persino ritardo mentale. Nei casi più critici, si può arrivare all'aborto spontaneo.

Come prevenire la Toxoplasmosi in gravidanza

Le dinamiche da mettere in atto per la prevenzione della Toxoplasmosi durante la gravidanza, sono le stesse che sono consigliate a tutte le persone che presentano rischi di contrarre l'infezione.

In linea generale, è bene tenere a mente che:

• L'igiene delle mani è fondamentale, in special modo se sono venute a contatto con cibi crudi
• Anche gli utensili che si usano durante la preparazione e cottura dei cibi vanno lavati con molta cura
• Per avere la massima garanzia, la frutta andrebbe consumata sbucciata. In ogni caso, va lavata attentamente
• Congelare la carne cruda per qualche giorno prima di cuocerla, abbatte molto la possibilità di contrarre il virus
• La carne va sempre cotta molto bene
• Se in casa della mamma in attesa è ospite un gatto, sarà bene – in via preventiva – che la pulizia della lettiera, così come altre pratiche d'igiene che si compiono per il micio, vengano affidate a un'altra persona
• Evitare di entrare in contatto diretto con gatti sconosciuti, randagi o anche di amici e parenti di cui non si conoscono le condizioni di salute
• Le mamme in attesa che hanno la fortuna di avere un giardino o un bel balcone ricco di piante, devono fare attenzione a usare guanti da giardinaggio
• Evitare per quanto possibile il contatto con insetti che possano trasmettere l'infezione, come ad esempio le zanzare. A volte basta poco: zanzariere alla finestra e il rischio puntura è quasi azzerato
• Un'attenzione particolare va dedicata all'acqua che si beve. Meglio preferire acqua minerale imbottigliata. Evitare sempre di bere l'acqua che esce dai rubinetti che potrebbe non essere completamente pura