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La paura ci rende coraggiosi, è la paura che ci ha fatto evolvere e creare la nostra civiltà. Non chiudetevi nelle case, nel privato: è quello che vogliono i terroristi islamici! Certamente dobbiamo essere prudenti, essere informati e seguire alla lettera le disposizioni che le autorità ci diranno di seguire.
Ma provare paura è cosa naturale, la provarono i nostri avi, e la proveranno i nostri discendenti: senza paura l'uomo non evolve. Non è forse la paura di non avere da mangiare, che ci trasformò da nomadi in agricoltori? Non è forse la paura di non avere acqua da bere, che fece dell'antica Roma il più grande Impero, che sì impose sì con le armi, ma s’impose soprattutto con la sua capacita di portare l'acqua con i suoi acquedotti in tutto il mondo conosciuto? La paura ci rende forti, e coraggiosi. La nostra Civiltà dell'Amore, dell’umanesimo, la nostra civiltà cristiana, la nostra solidarietà, il nostro progresso con le sue ombre e luci, l'emancipazione delle donne, la nostra arte, la nostra quotidianità è questo e non altro che i Terroristi Islamici odiano e vogliono destabilizzare. Sono una minuscola parte dell''Islam, ma ci stanno colpendo, nel cuore della nostra civiltà, vogliono vederci rinchiusi, tremanti, nelle nostre case, vogliono che cambiamo le nostre millenarie abitudini, vogliono che rinneghiamo le nostre lotte sociali e alle donne chiedono di rinunciare all'emancipazione ottenuta in tutto l'occidente. Vogliono che rinunciamo alle nostre feste, ai nostri modi di passare in allegria e cultura il nostro tempo libero. Vogliono mettere in ginocchio la nostra economia. La risposta, la nostra risposta di semplici uomini e donne italiani, europei, cristiani, laici, atei, conservatori, progressisti, che costituiamo la Civiltà occidentale, è continuare la nostra vita quotidiana, con prudenza, con paura, quella paura che ci fa diventare coraggiosi, non eroi, non abbiamo bisogno di eroi, ma di gente normale che banalmente continua a vivere nei propri valori, nella propria cultura, che non rinuncia al gusto di mangiare al ristorante, che non rinuncia al piacere di una bella serata al cinema o teatro. Che ogni mattina prende l'auto, autobus, la metropolitana e si reca a lavorare o a studiare. Noi abbiamo il dovere verso noi stessi, verso i nostri figli, di restare nella nostra normalità. Certo con le prudenze, con il rispetto e applicazione delle norme di sicurezza che le autorità ci diranno di applicare. Ma la nostra risposta al terrorismo islamico è continuare a essere quello che siamo: Uomini e Donne del 2016 loro, questa minoranza islamica integralista, sono nel buio del medio evo, noi siamo il futuro! Umberto Calabrese
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I commenti: | |||
Commento
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Commento di: emilia.urso | Ip:83.73.103.204 | Voto: 7 | Data 02/12/2024 15:29:39 |
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