Già una ventina di anni fa, dopo alcuni anni del governo Berlusconi, ho avuto l'impressione e lo scrissi in diversi miei editoriali di quegli anni, che il malcostume italico, in particolare l'attaccamento alle "poltrone" da parte dei nostri politicanti, che non si dimetterebbero mai neppure di fronte all'evidenza dei loro misfatti, avrebbe contagiato l'intero continente.

E purtroppo temo di non essermi sbagliato, in quanto è sempre più evidente l'italianizzazione dei politicanti europei, anche ai massimi livelli, compresi gli anglosassoni, che alcuni anni fa si dimettevano per banalissimi scandali sessuali o fiscali, che in Italia avrebbero fatto sorridere. Invece adesso ci troviamo di fronte a due massimi esponenti della politica britannica, il primo ministro della Corona Theresa May e il ministro degli Esteri Boris Johnson (detto il giullare della NATO), che dopo aver mentito spudoratamente a proposito del caso Skripal, attribuendone arbitrariamente l'avvelenamento a Putin e quindi alla Russia, sono stati smentiti dalle successive indagini tecnico scientifiche istituzionali.

Come minimo dovrebbero chiedere scusa alla Russia e a Putin e dare immediate dimissioni, e invece continuano a insistere nelle loro vergognose affermazioni. Ancora più vergogna dovrebbero provare tutti quei politicanti al governo dei vari paesi europei che si sono accodati nelle accuse ingiustificate e che hanno espulso per ritorsione i diplomatici russi.

Anche il Regno Unito, che dovrebbero rappresentare la più antica democrazia del continente, si comporta peggio dell'Italia facendo moltissimi danni. Forse dovremmo divenire meno esterofili, tranne la vicina Svizzera, non vedo più alcun paese straniero che meriti di essere preso a modello di riferimento.