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Bertolaso s.p.a.

Bertolaso s.p.a.
Autore: Emilia Urso Anfuso
Data: 01/01/2010

 

 

Esistono alcuni settori della Società, il cui fondamento è un'aberrazione per l'umanità. Le case farmaceutiche esistono per curare. Ma bisogna riflettere sul fatto che le stesse industrie cesserebbero di esistere se per incanto i malati scomparissero dal Pianeta. Ergo: se da un lato operano per curare, dall'altro esistono per "soddisfare" le richieste della clientela. Malata.

 

Il malato quindi, è l'attore principale attorno al quale gira il business dell'industria farmaceutica. Che di conseguenza, non può avere un reale interesse a far stare troppo bene la gente. Pena appunto la totale mancanza di target.

 

Perché questa riflessione in apertura di articolo? Perché oltre che per il comparto farmaceutico, un altro settore nazionale basa le fondamenta sullo stato critico della popolazione. Sugli stati di allerta. Sulle tragedie. Sulle calamità. Sui morti. E' la Protezione Civile.

 

Istituita con la Legge 225 del 1992, la Protezione Civile è stata fino ad oggi un organo dello Stato per "tutelare l'integrità della vita, i beni, gli insediamenti e l'ambiente dai danni o dal pericolo di danni derivanti da calamità naturali, da catastrofi e da altri eventi calamitosi".

 

Ma non è tutto. Perché la Legge preposta, indica anche come la Protezione Civile deve – o dovrebbe – operare in quanto a "Previsione e Prevenzione"occupandosi quindi anche di prevenzione e non solo di soccorso a disastro avvenuto.

 

C'è altro? Si c'è. La Protezione Civile, grazie ad un Decreto del Governo datato 2001 interviene anche in casi totalmente diversi da quelli per cui è chiamata ad operare. Pochi sanno infatti, che i grandi Eventi Nazionali sono organizzati completamente dal Dipartimento. Che per far questo, accede ad importanti finanziamenti da parte del Governo.

 

Alcuni esempi: il vertice Nato-Russia del 2002 tenutosi a Pratica di Mare. Centinaia di milioni nella nota spese della Protezione civile con voci a volte del tutto imbarazzanti. Come i 21 milioni di euro per il "rifacimento dei prati" o altre bazzecole come 60 milioni di euro per "spostamento statue". Interamente organizzato dalla Protezione Civile. Col denaro che sarebbe dovuto servire ad altri eventi. Meno di rappresentanza e più vicini alle esigenze di una nazione nel momento di una catastrofe o di una calamità qualunque.

 

Peraltro, il denaro spostato al versante dell'organizzazione di eventi, non necessita di alcun tipo di controllo, in quanto la legge 225 dispone che il capo della protezione civile possa disporre agevolmente delle cifre ritenute necessarie per l'adempimento del compito assegnato. Di conseguenza, il denaro messo a disposizione del Tesoro non necessita di preventivi, regole e autorizzazioni. Una manna. Il Paese dei balocchi.

 

Peccato però che per operare nell'organizzazione di Summit, grandi Party nazionali e compagnia bella, oltre alle risorse economiche anche l'attenzione e l'opera di verifica e prevenzione del territorio vengono completamente a mancare. Lasciando la nazione in balia di se stessa. Ma con la certezza che, a tragedia avvenuta, la macchina della Protezione Civile arriverà come un'aquila sulla vittima.

 

E giù a maneggiare altri soldi. Tanti. Da impiegare ufficialmente per opere di recupero e salvataggio, ma che nella realtà dei fatti nessuno controlla pubblicamente proprio "grazie" al Decreto Legge preposto.

 

E' così che un uomo come Guido Bertolaso, è potuto arrivare ad un potere quasi totale sulla nazione. La capacità di intervento è oscurata dalla capacità di produrre enormi flussi di denaro. Ed anche dalla capacità di movimentare questi flussi economici in maniera tale che tutti abbiano la loro parte. Bertolaso si impone persino al Governo. Ed a tutti coloro che lo hanno fatto arrivare li dove ora comanda.

 

Ora, l'ultimo atto. La Protezione Civile diviene impresa. Dopo la dichiarazione di dimissioni aleggiata da Bertolaso, è stato fatto approvare lo scorso 17 Dicembre un Decreto che recita: "Il rapporto di lavoro dei dipendenti della società è disciplinato dalle norme di diritto privato».

 

Ecco quindi che, con questo "piccolo" articolo, la Protezione Civile non dovrà più dar conto a nessuno su quanto come e perché verrà speso del denaro. Concedendo così a Bertolaso il privilegio assoluto di essere al servizio esclusivo del Capo di Governo del momento, ma senza alcun tipo di obbligo e verifica da rispettare.

 

Intanto, mentre si parla di maggiori poteri, di nuovi grandi eventi da organizzare come l'Expo del 2015, che farà girare milioni e milioni di euro nelle e dalle casse della nuova Protezione Civile di Guido Bertolaso s.p.a. si nasconde alla nazione un Dossier allucinante. Orribile. Terrificante. E' il Dossier stilato dalla Protezione civile che ci parla di dati inquietanti: è la "PROIEZIONE DEL RISCHIO SISMICO IN ITALIA DAL 2008 AL 2100".

 

In pratica, basandosi sugli eventi sismici degli ultimi duecento anni, si è calcolato che da qui ai prossimi 90 anni, avremo una media annua di morti e feriti che va dai 500 ai 2.000. Per una previsione generale pari a circa 200.000 persone.

 

Statistiche che nessuno dichiara. Da un lato perché si preferisce non allertare la nazione. Che se venisse a sapere in tempo utile una mera possibilità di catastrofe che coinvolga così tanti individui, potrebbe "addirittura" chiedere collettivamente che tutto il territorio venga messo in sicurezza. Con evidente imbarazzo dello Stato e non solo.

 

Dall'altro, perché questo "Dossier" è una sorta di Business Plan della Protezione Civile. Basato non sulle prospettive di business imprenditoriali, bensì sulle future catastrofi e morti e crolli strutturali, che alimenteranno le casse di una stortura nazionale. Nata per proteggere il territorio e la popolazione e divenuta Business Partner di Governo.

 

Siamo una Società basata sull'intrallazzo, l'abuso e lo sfruttamento economico. Una Società che affonda le radici nel massimo profitto a cagione dell'incolumità degli esseri umani.

 

Se tutto ciò è stato reso possibile, è necessario che ognuno guardi profondamente dentro se stesso. E cerchi di recuperare quando è stata – se c'è stata – l'ultima volta in cui ci si è opposti fermamente, da cittadini civili, ad un abuso di potere. Ad un palese intrallazzo.

 

Pochi potranno rispondere positivamente. Sono gli eretici del nuovo millennio.




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Data:10/08/2013
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