Sei nella sezione Italia   -> Categoria:  Catastrofi Naturali  
Terremoto: ricostruiamo l’Italia. Unita

Terremoto: ricostruiamo l’Italia. Unita
Autore: Emilia Urso Anfuso
Data: 30/05/2012

Può un terremoto, palesemente fonte di distruzione, contribuire a ricostruire una intera nazione e non solo per ciò che riguarda le strutture architettoniche? A mio parere si. E' di uno sbadiglio di tempo fa il terremoto che in Abruzzo ha sconfitto una intera nazione ed ancora oggi ci fa contare danni, materiali e morali, non ancora sanati e forse mai più sanabili. Un terremoto che tre anni fa ci ha mostrato la parte più turpe della dirigenza di questa nazione e di tutto il corollario che rappresenterebbe quella  élite imprenditoriale che si frega le mani quando accade una tragedia, perché la cosa più importante, per alcuni, è contare il denaro che da una strage si può guadagnare. O il potere, che si può alimentare.
Sete di denaro e di potere, hanno la stessa cura: da un lato vittime disperate dall'altro tutto ciò che si può architettare nel momento in cui si entra in scena per fare i salvatori dei derelitti. Caimani travestiti da puffi dei boschi. Sataniche presenze cui gli occhi ridono per ogni oltraggio subito da chi per un verso o per un altro, era già segnato per un percorso in salita.

L'Abruzzo non è "ieri". E' l'attualità. Che rischia in qualche modo di riprodurre se stessa in un territorio diverso. Continuazione infinita di danni che si aggiungono ai danni, sfregiando senza scampo dignità umane che oggi però voltano la faccia alle telecamere che cercano febbrilmente facce piangenti da inquadrare, per quella fame insaziabile di "verità" da regalare ad un popolo – gli italiani – talmente sopiti nelle emozioni, da aver bisogno di ogni strage, ogni insulto alla dignità altrui per poter rinascere mille e mille volte, pur di non morire vivendo. Il male altrui, sanifica mali incurabili divenuti patologie senza definizione eppure largamente diffuse. Di poco tempo fa, frotte di vacanzieri che scattavano orride foto alla Concordia sdraiata per sempre sulla sconfitta di un intero sistema nazionale che ha colpevoli da ogni lato si voglia approcciare il problema.

Stiamo diventando zombie in cerca di sangue umano che alimenti anche solo per un giorno le nostre esistenze votate al nulla, o al più, ad una rabbia estrema che non trova risposta se non nell'oltraggio ad altri esseri a noi simili, ma caduti in disgrazia peggio di tutti noi.

La replica di una strage si rinnova. E rinnovandosi, può mostrare altre strade, mai intraprese. Mai solcate perché nemmeno considerate. Che c'è altro a cui pensare nel momento del disastro e dell'emergenza. Soldi, finanziamenti, tendopoli da approntare, sicurezza da sbandierare – impropriamente – in una nazione che ha perso del tutto il contatto con la realtà e a cui è stato ficcato nei neuroni che il concetto massimo di sicurezza altro non è se non vedere blocchi di militari o poliziotti o carabinieri agli angoli delle strade a controllare…Noi cittadini. Estremi attentatori di noi stessi, che non facciamo nulla per divincolarci dall'estrema insicurezza dell'esserci posti tutti in mani sbagliate. Così palesemente, da risultare persino troppo dover poi dichiarare il misfatto autoprodotto.

Stiamo assistendo ad una replica, nel fatto in sé, che potrebbe però celare una grande ed immensa novità. Quella unità nazionale che non era mai stata davvero considerata, se non sulle carte, mai operata e mai voluta. E che potrebbe invece essere prodotta assolutamente in maniera indipendente e naturale, da tutta la popolazione. Che si ritrova oggi, ad essere fratello e sorella di cittadini in tutto uguali, tranne per quel destino che ha fermato il tempo nel lampo di una scossa distruttrice.

Si può "sfruttare" un terremoto per unificare davvero l'Italia? Si, perché normalmente è nel dolore che la gente si abbraccia, pur non conoscendosi. E' nell'orrore della perdita e della tragedia, che si sconfinano aberranti radicalizzazioni territoriali che servono ancor oggi ad alimentare una diversità che giova solo ai partiti che dalla frammentazione popolare traggono solo evidenti vantaggi. E da questo dolore, che tutti ci accomuna, ripartire dal basso per ricostruire, oltre alle strutture ed alle vite tranciate, la nostra identità nazionale. Uniti per lo stesso unico e grande scopo: esistere come nazione e non più da fazioni contraddittoriamente spinte l'una contro l'altra.

Usiamo questo ennesima prova di estremo coraggio per creare davvero questa unità d'Italia mai vissuta. Se oggi ci sentiamo vicini ai nostri fratelli Emiliani, ebbene: non dobbiamo essere noi poi, ad evento sfumato, ad allontanarci da chi oggi sentiamo così vicini nel dolore.

Il sangue di migliaia di persone è stato versato per questa terra bizzarra che amiamo ed odiamo nello stesso momento. Il sangue di altre persone, quotidianamente viene versato per fatti di ogni genere, che spesso non era possibile controllare. Il sangue ci viene chiesto, sotto forma di denaro, e noi copiosamente lo versiamo per la corte di quei re – completamente nudi – che ancor oggi, ci vendono verità truffaldine per scopi che nulla hanno a che vedere con noi: italiani. Prima di tutto.

Consci dello scopo cui tutti siamo chiamati ad operare. Ricostruire, dalle macerie di un ennesimo scoppio della terra, quella terra che tutti calpestiamo senza più esserne proprietari. Riappropriamoci della dignità di esistere, tutti insieme da Nord a Sud, sfruttando – termine che non è negativo se ben utilizzato – questa tragedia enorme che oggi ci fa dire "fratello" a chi fino a ieri non sapevamo nemmeno dare una faccia ed un nome.

Ne approfitto per dirvi, che la petizione che abbiamo creato ieri mattina per chiedere di bloccare la parata del 2 Giugno per devolvere il denaro in favore dei terremotati, grazie ad ognuno di voi sta letteralmente lievitando. Nella realtà dei fatti, molto denaro è già stato speso per quella "festa" che oggi nessuno di noi ha voglia di godere. Ma non dobbiamo fermarci: perché è il grande messaggio unitario che stiamo dando alle istituzioni in questo senso, ad essere importante. E' la nostra unità di italiani uniti dallo stesso intento: salvare ed unificare – davvero – l'Italia.

Se non lo avete ancora fatto e lo ritenete opportuno, potete firmare qui la petizione. Da fratello a fratello. Per un coro comune. Noi.
Vi lascio inoltre, alla lettura di un documento molto importante: è datato 1993. Ed è l'analisi delrischio sismico nel territorio ferrarese. Una volta di pià, omissioni e bugie da parte delle istituzioni, che in queste ore dicono a gran voce, che prima del 2004 non si era a conoscenza di nulla...



Cosa ne pensi?
Login
Inserisci il tuo username e la tua password per loggarti.
Username:


Password:

Remember me:

Non sei ancora iscritto?
Diventa subito uno sComunicato!

Dimenticata la password?
Clicca qui



aaaa

Per commentare l'articolo occorre essere loggati e rispettare la netiquette del sito.


Se sei registrato effettua il login dal box qui a sinistra.

Se ancora non sei registrato fallo cliccando qui
I commenti:

Commento 1)
La redazione ed il direttore hanno piacere di rispondere ai commenti dei nostri lettori. Facci sapere cosa ne pensi dell'articolo. La tua opinione è per noi importante.

Commento di: emilia.urso Ip:83.73.103.204 Voto: 7 Data 15/05/2024 02:52:56

Sei iscritto su Facebook, Twitter o G+?
Commenta e condividi l'articolo direttamente.

Login
Inserisci il tuo username e la tua password per loggarti.

Username:


Password:

Remember me:

Non sei ancora iscritto?
Diventa subito uno sComunicato!

Dimenticata la password?
Clicca qui

 
Iscrizione newsletter
Inserisci il tuo indirizzo email

Vuoi cancellarti?
Clicca qui
 
 
Search
Ricerca articolo
Ricerca
Dove
Da data
A Data:
Tipo ricerca:
Almeno una parola

Tutte le parole
 
 
Petizioni
Facciamo sentire la nostra voce
Dimettiamoci dalla carica di Cittadini Italiani

Cos'è uno Stato senza i cittadini? Nulla. Cosa sono i cittadini senza lo Stato? La risposta la conosciamo tutti, perchè lo Stato italiano palesemente, sta lasciando alla deriva la motivazione fondamentale della sua stessa esistenz



Data:10/08/2013
Categoria:Politica e Governo
Obbiettivo:50000 firme

 
Correlati in Catastrofi Naturali

Autore: Redazione Attualita'
Data: 31/10/2017
Scuole e terremoto -  Save the Children: 4,5 milioni di studenti vivono in aree ad alto pericolo sis

L’Organizzazione lancia una petizione per mettere in sicurezza gli istituti scolastici nelle zone più a rischio

Leggi l'articolo

Autore: Emanuele La Fonte - Redazione Attualita'
Data: 17/08/2015
Meteo: arriva il ciclone Troy. Temperature in ribasso

Stanchi di soppoprtare il caldo tropicale? Tranquilli: il Meteo.it assicura che è in arrivo un peggioramento delle condizioni climatiche e questo a causa di Troy, il ciclone in arrivo sull'Italia e che porrà fine alle temperature calde e afose che hanno caratterizzato l'Estate 2015.

Leggi l'articolo

Autore: Angela Urso - Redazione Cronaca
Data: 14/08/2015
Summer Storm: arriva la burrasca su tutta l'Italia. Crollano le temperature

Summer Storm porterà un crollo delle temperature massime che arriveranno a 22° su buona parte della penisola. 

Leggi l'articolo

Autore: Max Murro - Redazione Attualita'
Data: 16/07/2015
Tornado in Veneto e altri strani eventi: dietro le quinte lobby come il Bilderberg

“È palese che ci sia qualcuno che orienti le cose, sia dal punto di vista economico, che climatico, che di gestione del pianeta. È tutto molto strano: in Veneto non avevo mai visto fenomeni di questo tipo. Ai tropici o negli Usa, sì; ma qui no. Può essere il cambiamento climatico; ma può essere sicuramente che qualcuno metta qualcosa apposta nell'aria...”

Leggi l'articolo
GERENZA: Gli Scomunicati - L'informazione per chi non ha paura e chi ne ha troppa - PluriSet timanale nazionale - Reg. Tribunale di Roma N° 3 del 21 Gennaio 2014
Testata ideata e diretta da Emilia Urso Anfuso. Note legali.  Per informazioni commerciali e per entrare in contatto con la redazione potete chiamare lo 06 92938726 (Tel. e Fax) -