![]() |

E' stata identificata la ragazza trovata morta sul lungomare di Ringo, a Messina. E' Ilaria Boemi, diciassettenne del posto, ritrovata senza documenti addosso. Per questo la polizia aveva cercato di dare quante piu' indicazioni possibili, per giungere, quanto prima all'identificazione della giovane.

Una volta perquisito, al romeno sono state trovate addosso altre tre carte di credito clonate, che gli sono state subito sequestrate. Ora si trova in Caserma, in attesa di essere giudicato per direttissima.

Nordovest sferzato da forti raffiche di vento e pioggia. Si registra anche un abbassamento delle temperature, che danno un poco di tregua a questo caldo tropicale che sta caratterizzando l'estate più calda degli ultimi decenni.

Grazie a due operazioni di soccorso operate al largo della Libia e coordinate dalla nostra Guardia Costiera, ieri 233 migranti sono stati tratti in salvo.

Dai primi rilievi dei Carabinieri, e dai racconti della fidanzata di Lorenzo Toma, sembra che il 18enne si sia sentito male dopo aver bevuto da una bottiglia in cui, probabilmente, era stato disciolto dell'MDMA - il principio attivo dell'Extasy - da un gruppo di ragazzi presenti nella discoteca.

Aggredito e ucciso da un cinghiale che lo ha aggredito nella sua abitazione a Cefalù, in Contrada Mollo in Via Baronessa, in provincia di Palermo. La vittima, di 77 anni, si chiamava Salvatore Rinaudo.

ncidente sulla A1 in prossimita' di Parma. Il bilancio e' di un morto e tre feriti. Una bambina, che viaggiava su un'auto e' rimasta ferita in modo lieve. L'incidente ha provocato lunghe code sull'autostrada, si parla di 13 km, con una chiusura del tratto e uno scambio di carreggiata all'interno del tratto chiuso.

I Carabinieri hanno subito fatto un test con reagenti chimici che hanno evidenziato anomalie nel contenuto di principio attivo. Esame poi confermato dal Laboratorio Analisi Sostamze dell'Arma dei Carabinieri: 16% di THC - il principio attivo - circa il 400% in più del normale che si attesta solitamente intorno al 4% di THC.

«Spesso fuggono dalle guerre: la maggior parte di coloro che sono arrivati via mare dal 2014 a ora sono siriani e eritrei. Se vogliamo salvare vite umane non possiamo continuare a lasciare soli Paesi come il Libano che già oggi ospita 1,2 milioni di rifugiati su circa sei milioni di persone. Bisogna fornire a chi scappa dalle violenze alternative alle traversate: visti umanitari, per esempio, o il ricongiungimento familiare facilitato»

A bordo dell'ambulanza si trovava un paziente dializzato e in codice rosso ed è uno dei tre feriti.